“Diciamo basta alla triturazione dei pulcini vivi”, parte la petizione

“Diciamo basta alla triturazione dei pulcini vivi”, parte la petizione

FOTO: Facebook, Animalisti Italiani Onlus
FOTO: Facebook, Animalisti Italiani Onlus

Quest’oggi alle ore 12:00 ci sarà una importante mossa da parte del Coordinamento LAM e di Animalisti Italiani Onlus il cui vicepresidente, Pier Paolo Cirillo, farà visita assieme ad esponenti di LAM al ministero dell’Agricoltura. Lo scopo è presentare una petizione urgente per porre fine quanto prima all’orrenda pratica della triturazione dei pulcini, consuetudine triste e senza cuore che avviene nelle fabbriche di uova.

Le firme raccolte da LAM ed Animalisti Italiani Onlus sono quasi ottantamila, ed attestano la sensibilità che questa problematica immonda è in grado di suscitare. Le persone hanno a cuore le tematiche che riguardano la sofferenza, il maltrattamento e l’uccisione indiscriminata degli animali, e questo è solo uno dei tanti modi per far sentire la propria voce.

Perché i pulcini vengono condannati a morte, in una maniera talmente brutale, per giunta? Si tratta esclusivamente dei pulcini maschi, ed il perché è presto spiegato: negli stabilimenti adibiti alla produzione di uova, i maschi non hanno utilità. Per tale motivo ci si sbarazza rapidamente di loro gettandoli in un tritacarne.

Per fortuna sono già numerosi i paesi in tutto il mondo che si sono mossi o si stanno muovendo allo scopo di eliminare questa aberrante pratica. Stati Uniti e Germania hanno approvato delle leggi che introducono l’utilizzo di pratiche alternative e che dovrebbero diventare operative già dal 2017. Tra queste spicca l’individuazione del sesso dei pulcini già prima della loro nascita.

L’obiettivo della petizione di LAM ed Animalisti Italiani Onlus è quello di far si che pulcini, galline e galli vengano riconosciuti come animali da compagnia, uno status che garantirebbe lor maggiori diritti.

Gli stessi che vengono riservati comunemente a cani o gatti. Tutto questo potrebbe significare la fine di numerose scempiaggini, come ad esempio la castrazione dei polli allo scopo di farli diventare capponi e che causa loro grande sofferenza. “La Legge impone l’uccisione degli animali da macello senza farli soffrire, ma in un Paese cosiddetto ‘civile’ come il nostro trovo assurdo che tutto ciò non venga messo in atto e si consideri normale triturare pulcini vivi”.

Animalisti Italiani Onlus – Pagina Facebook

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