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Pesci pulitori: quali sono e che funzione hanno

In un acquario non possono mai mancare ma qual è la funzione dei pesci pulitori? Scopriamo qualcosa in più su questa particolare specie di pesci.

Pesci pulitori: come sono e di cosa si nutrono (Foto Pixabay)

Una volta scoperta la loro funzione non potremmo più farne a meno! Stiamo parlando dei pesci pulitori, quei fantastici pesciolini che, anziché nuotare tra le alghe e i finti arbusti di un acquario si attaccano alle sue pareti. E in questo modo rendono molto meno duro il lavoro del proprietario che dovrà pulirlo. Ma come ci riescono e soprattutto perché sono così differenti dagli altri simili che vivono immersi con loro nella stessa acqua? Lo scopriremo a breve.

Pesci pulitori: caratteristiche

Uova di pesce corydoras (Foto Pixabay)

Dall’aspetto può sembrare molto simile ai suoi ‘colleghi’ di acquario, ma la sua funzione lo rende assolutamente speciale. Il pesce pulitore viene anche detto ‘spazzino dell’acqua’ proprio per la sua capacità di ripulire i fondali. Ma è bene distinguere tra due tipi di pesce: quelli che appunto vivono sul fondo dell’acquario e quelli che, grazie alla bocca a ventosa, si attaccano alle sue pareti eliminandone lo sporco.

Il fatto che si ‘nutra’ dei residui dell’habitat che condivide con i suoi simili non vuol dire che non abbia bisogno di cure o di un’alimentazione particolare. Anche questo tipo di pesce ha le sue esigenze e di certo non si può accontentare dei ‘resti’. Il suo compito è sì quello di tenere pulito il fondale (non a caso è per questo che lo si acquista), ma non è in grado di rimuovere da solo tutti gli scarti di cibo avanzato e altri piccoli organismi dell’acquario. Ad esempio non ingeriscono escrementi o residui di foglie: compito che spetta all’umano che se ne prende cura.

La loro alimentazione prevede un tipo di cibo specifico, che possiamo farci consigliare dagli addetti dei negozi di articoli per animali. Se non mangiano un cibo particolare la loro crescita potrebbe bloccarsi e le loro condizioni di salute peggiorare.

Le tipologie di pesci pulitori

Pesci pulitori (Foto Pixabay)

Distinguiamo ora i vari tipi di pesci pulitori in commercio, così da capire bene anche quali sono le loro funzioni all’interno dell’acquario (Leggi qui: Salute dei pesci nell’acquario: i consigli migliori). Come già accennato essi hanno bisogno di seguire un’alimentazione particolare e anche la temperatura dell’acqua deve essere adatta alle loro esigenze. La loro viene definita ‘vita betonica’ proprio perché questi piccoli esseri nuotanti hanno l’abitudine di vivere sul fondo dell’acquario.

  • Ancistrus: o ‘pulitori di vetro’. Hanno una particolare bocca a ventosa che consente loro di attaccarsi ad alcune superfici, come ad esempio i sassi, gli oggetti che popolano l’acquario e naturalmente i vetri. La loro fisionomia prevede un corpo piatto, pinne gradi e una testa altrettanto grande.
  • Ancistrus Dolichopertus: altro tipo di pesce pulitore che preferisce gli acquari grandi, da una capacità di almeno 100 litri. La temperatura ideale è compresa tra 23° e 27°. La sua particolarità è quella di mangiare tutte le alghe presenti nell’acquario.
  • Corydoras: si posano sul fondo della teca dell’acquario e perlustrano le acque senza mai fermarsi. Amano vivere in temperature non superiori ai 25-26°. Preferiscono stare in compagnia piuttosto che in solitudine, quindi è bene trovargli dei simili. Ciò non vuol dire che ‘qualunque pesce’ va bene: meglio che lo spazio sia sufficiente per tutti, prima di innescare spiacevoli episodi di violenza. Il Corydoras è tipico del Sud America e può svilupparsi fino ai 5 cm; inoltre sopravvive in acque anche molto calcaree.
  • Gyrinocheilus: è fitofago, quindi si nutre di cibo vegetale. Preferisce acquari di grandi dimensioni, dato che può allungarsi fino ai 19 cm. Si nutre di alghe e si attacca alle pareti.
  • Crossochelius siamensis: molto veloce ed agile, spesso entra in contrasto con gli altri occupanti dell’acquario. Raggiunge i 16 cm di lunghezza e per questo deve vivere in spazi grandi.
  • Hypostomus plecostomus: della famiglia dei Loricaridi. Vive di notte, è longevo e ha una corporatura robusta. Si sviluppa fino ai 29 cm e la temperatura ideale dell’acqua è compresa tra i 20° e i 28°.
  • Black Molly: o Poecilia latipinna ha una forma particolare con il ventre gonfio e la coda di diverse forme. La leggerezza del suo corpo lo rende un esemplare molto elegante.
  • Boha: o Botia Fasciata: della famiglia dei Cobiti, detto anche Cavedano. Resta piccolo, tanto da non superare i 16 cm; ama la sua indipendenza tanto da cercare sempre rifugi e nascondigli.

Ultime curiosità

Pesci pulitori: le varie tipologie (Foto Pixabay)

La bocca a ventosa dei pesci pulitori non ha una funzione solo di ‘aspira-tutto’: infatti questa particolare capacità di attaccarsi ovunque in realtà è un’arma di sopravvivenza. Quando le correnti marino sono molto forti, questi pesci hanno la possibilità di attaccarsi alle pietre, ai sassi e a tutto ciò che permetta loro di attaccarvisi e non essere trascinati via.

Le varietà di pesci pulitori sono moltissime, anche all’interno della stessa tipologia.

La loro alimentazione prevede sia vegetali sia altri simili: quindi si nutrono sia di alghe sia di crostacei o lumachine. Quindi non pensiamo che bastino i residui lasciati dagli altri occupanti dell’acquario.


Hanno una fecondazione esterna: le uova vengono deposte sul fondo e le nascondono negli anfratti rocciosi.

Il costo dei pesci pulitori dipende dalla specie: partono dai 2-3 euro fino ai 25-30 euro.

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FRANCESCA CIARDIELLO

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Francesca Ciardiello

Laureata in Lettere moderne e in Forme e tecniche dello spettacolo, fin da piccola sono sempre stata affascinata dal mondo animale. In casa mia non sono mai mancati pesci rossi, tartarughe canarini e uccelli di ogni specie. Dal mese di Aprile 2022 sono iscritta all'Ordine dei Giornalisti della Campania. Avere la possibilità di scrivere per Amoreaquattrozampe è ogni giorno un’avventura meravigliosa.

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Francesca Ciardiello

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