Hai adottato un pesce zebra? Ecco cosa dovresti conoscere e come badare a lui se vuoi allevarne uno in casa senza rischi per la sua salute.
Stanchi del solito pesce rosso? In molti preferiscono il pesce zebra dall’aspetto assolutamente diverso dagli altri. La fantasia della sua superficie lo rende davvero irresistibile per grandi e piccini. Una volta comprato un esemplare però ci si chiede: cosa so davvero di questo pesce? Saprò prendermene cura e non fargli rischiare la vita? Ecco l’articolo che fa per voi! Senza la pretesa di essere un trattato scientifico, esso fornirà una serie di utili indicazioni per badare attentamente al nostro simpatico pesciolino!
Nel suo caso il nome è davvero ‘tutto un programma’! Non a caso il pesce zebra viene detto anche ‘banderita’ o ‘danio’. Le sue origini sono nelle acque dolci che bagnano il Pakistan, l’India e il Bangladesh. Appartiene alla famiglia dei Ciprinidi (Cyprinidae), che raggruppa circa 2914 specie di pesci. Non è un pesce particolarmente esigente, quindi averne uno in casa non significherà spendere molti soldi per le sue cure. In particolari coloro che amano gli acquari ne possiedono un esemplare, poiché esso ravviva il monocolore solito degli altri compagnia d’acqua, come i pesci rossi ad esempio. Le sue dimensioni superano difficilmente i 6 cm e il colore di base del suo corpo è a oro o argento, attraversato da strisce di un intenso blu.
Stiamo pensando di acquistare un pesce zebra, ma dove lo metteremo? E’ importante che abbia un acquario con tutti i comfort: infatti nonostante le sue piccole dimensioni, il pesce vuole uno spazio molto grande in cui nuotare.
Quando abbiamo definito il pesce zebra un esemplare ‘senza troppe pretese’ ci riferivamo anche alla sua alimentazione. Infatti questo pesciolino è onnivoro e riesce a digerire diversi alimenti che provvedono al suo fabbisogno quotidiano. Anche i prodotti commerciali possono fare al caso nostro. Larve di insetti come le zanzare, crostacei piccoli come i gamberi (ben lavati), accompagnati da verdure sminuzzate e bollite saranno un pasto molto gradito dal nostro pesciolino.
Data la conformazione fisica del suo muso, riuscirà a cibarsi solo del mangime che sarà più alla sua portata. Se ne mettiamo un po’ nell’acqua provvederà da solo a nutrirsi di tutto il cibo che galleggia. Meglio non esagerare col mangime: potrebbe ucciderlo! Basterà che mangino solo due volte al giorno. Meglio variare e introdurre nell’acquario anche prede crude e vive, soprattutto se abbiamo intenzione di farlo accoppiare.
Il pesce è un animale collettivo, ama stare in compagnia e, anzi, è assolutamente consigliato lasciarlo convivere con altri simili. E’ necessario tenerli in gruppo poiché la convivenza aiuterà il pesce a non essere nervoso e a gestire meglio lo stress, causati dalla solitudine. L’intesa sarà quasi immediata e non sarà difficile vederli nuotare insieme in maniera sincronizzata a creare delle piccole e spettacolari coreografie. Le specie più adatte a convivere con i pesci zebra i cobitidi o rasboras: meglio che sia accoppiato loro un pesce vitale e dinamico, poiché deve ‘tenere testa’ all’altro.
Innanzitutto quando ne acquistiamo uno non bisogna tenerlo nel sacchetto di plastica per troppo tempo: entro 8 ore circa dovrà essere immesso nel suo acquario. Meglio non spostarlo mai dal habitat, anche quando sarà il caso di cambiare l’acqua. Lasciamo sempre liberi dall’acqua gli ultimi cm dell’acquario per evitare che i pesci non riescano a prendere ossigeno. Inoltre, poiché si tratta di una specie che ama saltare fuori dall’acqua, copriamo la parte alta dell’acquario con una rete abbastanza stretta che faccia circolare l’aria ma che impedisca al pesce di attraversarla.
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F.C.
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