Cosa fare se si viene punti da un pesce leone? Ormai è presente in molte acque e bisogna fare attenzione al suo veleno, ecco come.
Il pesce leone si trova nell’acqua salata di molti posti nel mondo e bisogna stare molto attenti ai suoi aculei perché sono pieni di veleno. Ultimamente è stato introdotto in acque in cui non era presente, quindi, è sempre utile essere informati.
Potrebbe capitare uno spiacevole incontro nella zona balneare consueta oppure durante una vacanza. Sarà molto importante sapere come affrontare il suo veleno e che cosa fare se il pesce leone ci punge. Niente panico, ma fermezza e alcuni accorgimenti.
Pensate che è un pesce molto desiderato da chi ama avere gli acquari. Tuttavia, la soglia di attenzione verso questo esemplare non deve mai abbassarsi.
Pesce leone: dove è presente e come è fatto
Testa piccola, corpo molto grande così come la sua bocca. Ha occhi sporgenti, può essere di diversi colori e ha una coda tondeggiante e molto grande.
Il suo corpo è circondato da aculei pieni di veleno che lui usa quando si sente in una situazione di pericolo. Ha 13 aculei sul dorso e 3 nella zona anale. Tutti sono collegati ad una ghiandola velenifera.
Normalmente, questo pesce si trova nell’Oceano Pacifico, nel sud-est dell’Asia e nel Mar Rosso. Ma ad oggi, a seguito di trasporti accidentali, si trova anche lungo le coste degli Stati Uniti e nel Mar Mediterraneo. Dunque, è molto probabile ormai trovarsi a che fare con questo pesce.
Non è aggressivo, la sua puntura arriva soltanto se si spaventa ed è facile che sia spaventato se incontra una o un gruppo di persone mentre sta nuotando serenamente nel suo habitat, non credete? Vediamo come bisogna comportarsi nel caso di una puntura.
Cosa fare se si viene punti
Se per caso e per sfortuna vi imbattete negli aculei velenosi del pesce leone, dovete essere preparati. Soprattutto se avete prenotato le vacanze in luoghi dove è presente in grandi quantità.
Se avete la certezza di essere stati punti da lui perché avete modo di vederlo, allora dovete prendere la parte del vostro corpo che ha colpito e immergerla subito in acqua calda. Questa riuscirà a inibire la tossina presente nel veleno del pesce e poi darà sollievo al dolore.
Ci sono tre gradi dell’avvelenamento da pesce leone:
- eritema, cianosi e ecchimosi
- vesciche
- necrosi locale e perdita di sensibilità
I casi di morte sono estremamente rari. Tuttavia, non c’è mai da abbassare la guardia e cercare di chiamare i soccorsi il prima possibile. Alcuni sintomi possono manifestarsi per qualche giorno. Tra questi: vomito, crampi addominali, mal di testa e paralisi degli arti. Ecco perché è fondamentale ricevere cure immediate.
Questo pesce, proprio per il suo veleno e la capacità di pungere, è conosciuto anche come pesce scorpione. È ormai noto, quindi, nelle località di mare si è sempre pronti ad affrontare una sua eventuale puntura. Mai sottovalutarlo, anche se all’inizio potrebbe comparire un semplice eritema.