Il pesce angelo è uno dei più popolari pesci d’acquario, e sicuramente aggiunge grazia e bellezza alle nostre vasche. In ogni caso, non è sempre facile prendersene cura senza conoscerlo bene.
Probabilmente ci è capitato spesso di vedere nei negozi di animali dei bellissimi pesci angelo negli acquari esposti, e di sicuro ne siamo rimasti affascinati visto che il loro aspetto è molto particolare e attira molto lo sguardo. Chissà che non sia stato proprio uno di questi simpatici animali a farci venire voglia di prendere un acquario e creare un nostro piccolo mondo subacqueo, facendoci entrare nel meraviglioso hobby che è la cura dei pesci.
Ma come possiamo prenderci veramente cura dei pesci angelo? Alcune informazioni importanti ci faranno capire se è l’animale adatto a noi.
I pesci angelo d’acqua dolce fanno parte della famiglia dei Ciclidi ed hanno origine in Sud America. Questo gruppo include altri pesci molto popolari quali l’Oscar, il ciclide pappagallo, il rocio octofasciata e il pesce disco.
Questo simpatico pesce è per natura carnivoro. Questo significa che va nutrito in maniera corretta per fargli raggiungere le dimensioni ottimali e restare in salute. Sarebbe meglio nutrirlo quotidianamente, con una dieta specifica per questa razza, in fiocchi o in pellet.
Oltre alla normale dieta, si può aggiungere cibo vivo come gamberetti artemia, glycera (dei piccoli vermi), pulci d’acqua, rigorosamente cresciuti nella nostra cultura in modo da evitare fonti contaminate. Il pesce angelo può anche mangiare altri pesci che si trovano nella stessa vasca, se più piccoli.
Il pesce angelo può crescere fino a quasi 25 cm. In media, se tenuto in buone condizioni raggiunge un’altezza di circa 15 cm da adulto, cioè attorno all’anno e mezzo di età. Se vengono tenuti in vasche molto grandi e non troppo affollate, raggiungono fino ai 25 cm ma in cattività è molto raro.
Sarebbe meglio farli vivere solo con la loro specie. Il pesce angelo da giovane è piuttosto socievole con altri pesce di diverse specie, ma quando matura diventa più territoriale ed aggressivo. Per questo è meglio tenerli in una vasca a parte quando sono adulti.
Durante il periodo dell’accoppiamento, però, gli adulti diventano aggressivi anche tra di loro, e se i maschi tendono a combattere tra di loro, le femmine diventano aggressive per proteggere i piccoli dagli altri pesci che tentando di mangiarli. Inoltre, altri pesci più grandi di lui e altrettanto territoriali, possono essere suoi predatori.
Dobbiamo tenere i pesci angelo nelle vasche più pulite e grandi che abbiamo, ed assicurarci di avere un buon sistema di filtraggio che non crei eccessive correnti nell’acqua, poiché non è un pesce molto agile nel nuotare. Le giuste condizioni dell’acqua inoltre riducono lo stress dei nostri pesci, e li tengono più felici ed in salute.
Con le giuste condizioni, la loro aspettativa di vita è fino a 10 anni. Idealmente, preferiscono una temperatura circa tra i 23° e i 25° quando vengono tenuti come animali domestici, e di 26° circa quando depongono le uova. Il livello medio del pH è tra i 6.5 e i 6.9.
L’ictioftiriasi è una condizione dovuta a un parassita che può colpire in ogni momento se le condizioni della vasca sono ottimali, e i pesci angelo ne sono molto suscettibili. Il parassita può diffondersi da un pesce all’altro, e può anche esistere già nella vasca prima di attaccarsi a un pesce. Il sovrappopolamento, le scarse condizioni dell’acqua e una dieta inadatta sono tutti motivi che possono contribuire a questo problema.
I pesci danno vita ai piccoli partorendo i neonati o deponendo delle uova che vengono fertilizzate e si schiudono in seguito. Il pesce angelo rientra nella categoria degli ovipari. Il processo che seguono è il seguente:
A differenza di molte altre specie di pesci, solitamente non riusciamo a distinguere i pesci angelo maschi dalle femmine solo guardandoli, a meno che la femmina non sia pronta a figliare. Entrambi i sessi hanno un organo chiamato papilla, locato tra la pinna anale e ventrale; quando la femmina è gravida, la sua papilla si ingrandisce leggermente e la sua punta è smussata, quando il maschio sente che una femmina è gravida, anche la sua papilla si ingrandisce leggermente, ma con la punta appuntita.
Questo è il modo principale per distinguere il sesso dei pesci angelo, ma non è infallibile. L’unico modo per esserne sicuro è se un esemplare depone le uova assicurandoci quindi che è femmina. Tutte gli altri pesci angelo della vasca che non siano gravidi o non rispondano alla femmina gravida saranno altre femmine o maschi che non sono interessati a riprodursi.
In origine, il pesce angelo d’acqua dolce era di colore argentato. Nel tempo però le mutazioni su questa colorazione si sono accumulate, e gli allevatori sono riusciti a creare molte varietà interessanti e bellissime, per sfruttarle commercialmente. Uno dei tipi più recenti è il pesce angelo blu filippino, che ha una coloritura appunto blu molto bella. Ne esistono comunque di molti tipi: marmorizzati, zebrati, leopardati, mezzi neri, bianchi, dorati, bianconeri, ecc.
10. Esistono anche i pesci angelo tropicali
Oltre a quelli d’acqua dolce, esistono molte specie di pesce angelo marine, dai colori veramente meravigliosi. Ognuna di queste specie ha necessità specifiche per essere accudita, a partire ovviamente dall’avere bisogno di una vasca di acqua salata.
In generale, questo pesce è un po’ una sfida per gli hobbisti, ma non è molto difficile da accudire – a differenza di altri ciclidi di cui abbiamo parlato. Una volta che abbiamo imparato queste poche regole per poterlo tenere al meglio, non sarà molto difficile farli crescere.
Soprattutto sarà interessante partire con dei pesci giovani, da far crescere fino ad avere degli adulti in salute. In fondo, ci basta una vasca il più grande possibile, mantenere la massima pulizia dell’acqua, e fornirgli una dieta carnivora. Fatto questo, i nostri pesci angelo saranno bellissimi e felici di vivere con noi.
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F. B.
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