Perché il coniglio ha la testa storta, da un momento all’altro? Le ragioni possono essere tante. Vediamo, nell’articolo, le possibili cause e cosa fare a riguardo.
Vivendo insieme ad un tenero coniglio, si assiste, giorno per giorno, a tanti comportamenti che permettono al suo padrone di conoscerlo meglio e di capire la sua personalità. Ogni gesto del piccolo roditore, infatti, è indice della sua condizione generale, trattandosi di salute fisica e psicologica, all’interno della casa. Vediamo di capire, oggi, perché il coniglio ha la testa storta.
Può capitare, prima o poi, di notare questo strano atteggiamento nel proprio coniglio domestico, anche all’improvviso. Anche se all’inizio può farci sorridere, dobbiamo sapere che ci sono molte cause importanti alla base di esso. Approfondiamo nell’articolo.
Prendersi cura di un roditore come il coniglio significa essere consapevoli di essere gli unici custodi della sua preziosa vita.
Poter avere un peloso così affettuoso e vulnerabile ci rende la figura di riferimento per chi ha bisogno di sostegno e cure continue. Il coniglio è tra le creature viventi più bisognose.
Essendo un animale molto delicato, che tende a soffrire molto anche solo per uno spavento, il dolce roditore manifesta un dolore o un disagio attraverso i movimenti del suo corpo.
Interagendo con lui e osservandolo con attenzione, si possono notare dei comportamenti tipici i quali, spesso, ci fanno incuriosire e divertire, ritenendoli normali nella sua espressione.
Purtroppo, però, non sempre i suoi gesti hanno un significato positivo, perciò occorre approfondire con il proprio veterinario.
Da padroni responsabili, non si devono mai sottovalutare i segnali comportamentali dell’animale, perché potrebbero indicare la presenza di qualcosa di grave.
Può succedere, ad esempio, di notare che il coniglio ha la testa storta, non soltanto in una situazione; questo segnale può significare un malessere o un problema fisico, anche se ai nostri occhi appare insignificante.
Assumere una posizione anomala della testa, serve al roditore per indicare che c’è un problema, anche se l’animale tende a nascondere ciò che prova.
É quella che viene definita dal veterinario come “sindrome vestibolare“, per la quale il coniglio compie una torsione lieve o marcata della testa, compiendo un giro di quasi 180°.
Con questa torsione, il peloso avrà difficoltà a compiere le sue attività quotidiane, cioè mangiare e coordinare i movimenti. Altri sintomi associati sono i seguenti:
Se il coniglio ha la testa storta, potrebbe essere la conseguenza della presenza di una patologia che può interessare la zona del capo, l’orecchio interno e, quindi, l’equilibrio del peloso. Tra le più comuni, troviamo:
La rotazione della testa nel coniglio, quindi, può essere scatenata da numerosi fattori. Leggiamo, più avanti, come occorre intervenire insieme al veterinario di fiducia.
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La torsione della testa nel coniglio prevede una diagnosi piuttosto complessa, essendoci troppe possibili cause scatenanti. Ecco cosa prevede e come si interviene in base al problema presente.
Come abbiamo visto, sono davvero tante le problematiche dietro la rotazione della testa nel roditore domestico.
Per questo motivo, non è affatto semplice effettuare una diagnosi, che dovrà basarsi su una anamnesi approfondita, una visita completa a cui verrà sottoposto il paziente.
Saranno necessari altri esami essenziali: radiografie, controllo del condotto uditivo e del timpano, TC e RMN, oltre che test sierologici ed esami ematobiochimici.
Anche se sono previste indagini dettagliate sul coniglio, risulta comunque complesso ottenere una diagnosi corretta.
La cura è possibile, nel roditore, in base alla causa che ha scatenato il problema. I problemi di più facile trattamento, dal medico veterinario, sono l’otite parassitaria o il forasacco.
Più difficili, se non irrisolvibili per l’animale, sono le problematiche più gravi, quali le neoplasie o traumi seri.
Qualsiasi sia la condizione del roditore, una diagnosi precoce del problema può essere di maggiore aiuto, poiché si inizieranno prima gli accertamenti e prima la sua terapia.
Intervenendo presto sul problema presente, ci saranno più probabilità di successo, sia per l’intervento terapeutico che per quello chirurgico, laddove fosse necessario.
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