Piccoli, talvolta minuscoli, eppure possono terrorizzare grandi e piccini: come affrontare la paura degli insetti nei bambini, scoprirne le cause e il significato nascosto dell’entomofobia.
L’entomofobia nei bambini è piuttosto diffusa, e non è raro che essa resti inalterata anche in età adulta. Ma da dove nasce questo timore così comune per degli esseri viventi così piccoli rispetto alle nostre dimensioni? Vedremo dunque quali sono le cause possibili della paura degli insetti nei bambini e come è possibile superarla con i rimedi adatti.
Non bisogna vergognarsene: tutti abbiamo delle paure, anche se ormai l’età infantile l’abbiamo superata da un pezzo. In realtà anche uno stato d’animo così apparentemente ingiustificato ha un suo ‘perché’: è il nostro modo di metterci in guardia davanti a un possibile pericolo.
La manifestazione esagerata e ingestibile della paura però può facilmente trasformarsi in fobia, quando sopravviene uno stato di ansia esagerato rispetto alla ‘cosa’ che ci incute tanto timore (come un insetto appunto).
L’entomofobia è stata riconosciuta come uno stato d’ansia, una sorta di fobia ben specifica, che si traduce come un timore irrazionale e un’avversione profonda nei confronti degli insetti.
Sia da bambino che da adulto, il soggetto che li teme può soffrire di stati di ansia lievi fino alla paralisi, dovuti alla sua stessa paura. Quindi può capitare che l’entomofobia diventi invalidante e impedisca al soggetto che ne soffre di continuare a vivere normalmente le sue azioni.
Ma nei bambini che significato ha l’entomofobia? Si tratta di una paura spesso legata all’ignoto, la stessa che si può provare verso gli animali esotici. Insomma quando non si tratta di animali che sono soliti vedere e ‘vivere’, li temono, perché non li conoscono bene.
Le paure degli insetti non sono tutte uguali, anche perché nella vasta famiglia degli insetti gli esemplari sono molto dissimili tra loro. In generale si possono evidenziare tre tipi di paura negli insetti:
Le formiche possono diventare davvero un problema in ogni casa, specialmente quando attaccano tutto quello che c’è nella dispensa della cucina. Alcuni studi su pazienti che temevano le formiche hanno dimostrato che la causa potrebbe essere una sorta di intolleranza alla loro laboriosità e voglia di fare: come se ogni formica che provvede al suo sostentamento futuro col suo continuo movimento infastidisca chi invece ha la tendenza a riposare.
Il verme probabilmente fa paura perché, strisciando, può impossessarsi delle nostre cose, dei nostri luoghi e può addirittura entrare nel nostro corpo. Pensiamo ad esempio alla paura che un verme entri nel nostro stomaco mentre mangiamo una mela: come se, attraverso questo ‘canale’, noi fossimo aggrediti dall’interno.
La paura dei ragni infine è legata non solo al loro temibile aspetto esteriore ma anche al veleno che possono iniettare, come accade ad esempio nel caso dei serpenti. Il ragno può mordere, restare attaccato alla nostra pelle e iniettarci del veleno: un vero incubo!
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Quando vediamo un bambino che ha paura degli insetti, bisogna essere comprensivi perché in fondo può capitare di soffrire della stessa ansia anche da adulti. La paura degli insetti è spesso legata non alle dimensioni, che sono quasi irrilevanti, bensì dal timore di un ‘attacco’ o un’aggressione. La Scienza ha spiegato perché la gente odia gli insetti ma, in età infantile, perché un bambino può soffrire di entomofobia?
Alcuni bambini, dopo esperienze in tal senso, sanno di essere allergici a determinati insetti e al loro veleno: conoscono cioè le conseguenze di una puntura o di un contatto con essi. Dopo aver vissuto quindi il trauma di un ‘incontro ravvicinato’ con gli insetti, è ovvio che ne temano un ulteriore attacco.
Se il bambino vede che un adulto, peggio ancora un genitore, teme un insetto è molto probabile che tenda ad imitarlo. Stesso discorso per i suoi coetanei: possono scambiarsi impressioni e ‘racconti’ (anche favolistici) sugli insetti ed incutersi timore a vicenda.
Quello degli insetti è spesso un mondo sconosciuto, che per questo incute timore, la paura appunto dell’ignoto. A tal proposito può essere utile far conoscere al piccolo umano questi piccoli esseri viventi, che talvolta possono anche assumere sembianze più ‘aggraziate’ (pensiamo ad esempio alle farfalle).
Immaginiamo di essere a tavola oppure di essere distesi a letto: se vediamo comparire degli insetti che aggrediscono il nostro piatto o che ci circondano mentre stiamo riposando, è ovvio provare un forte e naturale senso di repulsione.
Spesso quindi il bambino ha paura degli insetti perché li ha ‘conosciuti’ in queste circostanze, oppure perché ha vissuto le reazioni degli adulti, disgustati da quanto avevano visto. Pensiamo alle scene disperate di adulti che cercavano rimedi per l’invasione delle formiche.
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Se il nostro bambino non riesce a controllare la sua paura degli insetti, cosa possiamo fare? Innanzitutto è importante che il piccolo umano li conosca: in questo modo potrebbe capire che non tutti gli insetti sono da temere e conoscerà le varie differenze (ad esempio le differenze tra api e vespe).
A tale scopo è facile trovare in commercio del materiale sugli insetti che ce li renderà più ‘familiari’ e, se vogliamo, anche più simpatici: libri, film, giochi e kit che addirittura aiutano a crearne un vero allevamento in casa.
Gli adulti non dovranno mai mostrarsi timorosi nei confronti di un insetto ma anzi dovranno accompagnare il bambino nella conoscenza di questa estesa famiglia formata da minuscoli esseri viventi con calma e serenità: chissà che magari non diventi da grande un entomologo!
Francesca Ciardiello
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