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Paura dei ragni o aracnofobia: come nasce e come sconfiggerla

Le ultime notizie in tema di ragni velenosi rischiano di accrescere la paura dei ragni nei soggetti più sensibili: ma come nasce l’aracnofobia e come si supera?

Come sconfiggere la paura dei ragni? (Pixabay)

Tra le paure più diffuse tra uomini e donne in tutto il mondo, quella dei ragni è sicuramente una delle più difficili da sconfiggere: eppure, esistono dei consigli utili per imparare a combattere l’aracnofobia (questo il nome scientifico della paura dei ragni) e riuscire a convivere senza problemi con questi animaletti a 8 zampe così comuni nelle nostre case.

Aracnofobia: da dove nasce la paura dei ragni?

Un ragno sulla sua ragnatela (Foto Pixabay)

Iniziamo a dire che per parlare di aracnofobia non basta la semplice paura dei ragni: bisogna che ci sia una vera e propria ossessione, una paura irrazionale che scatena una reazione esagerata non soltanto alla vista effettiva di un ragno, ma anche di fronte a semplici immagini che rappresentano questi piccoli aracnidi.

Proprio come accade in chi ha paura dei gatti, gli aracnofobici hanno un vero e proprio terrore di incontrare un ragno e la loro paura incontrollabile può scatenare dei veri e propri attacchi di panico. Ma da dove nasce una paura così spropositata, di fronte a un esserino nella maggior parte dei casi minuscolo e innocuo?

Se escludiamo le rare specie di ragni velenosi, infatti, il ragno è un animaletto innocuo e operoso, che trascorre il suo tempo a tessere le sue meravigliose ragnatele per immobilizzare le prede di cui cibarsi. Tuttavia, sono tantissime le persone (in particolare le donne) che vivono nel terrore di questi esserini a 8 zampe. Cerchiamo di capire perchè e come è possibile evitarlo.

Sintomi dell’aracnofobia

Ci sono vari livelli di paura dei ragni, che vanno dal semplice fastidio verso questi animaletti fino alla fobia vera e propria. In alcuni casi particolarmente gravi, può bastare la fotografia di un aracnide a scatenare la reazione ansiosa del soggetto.

Tra i sintomi più frequenti della fobia verso i ragni, possiamo indicare: sudorazione eccessiva, respirazione affannosa, nausea e aumento della frequenza cardiaca.
Spesso si osserva anche la dilatazione delle pupille alla vista del ragno, pelle d’oca e veri e propri attacchi di panico.

Come sconfiggere la paura dei ragni?

Acanthoscurria gomesiana

Abbiamo visto che la sintomatologia specifica dell’aracnofobia è una crescita della frequenza cardiaca: questo battito accelerato è servito da spunto per un esperimento condotto l’anno scorso da un’equipe di scienziati della Sussex Medical School, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista Psychosomatic Medicine, basato sul confronto diretto con l’oggetto della paura.

I ricercatori della Sussex Medical School hanno lavorato con un campione composto da 53 soggetti aracnofobici, suddivisi in tre gruppi. Dopo aver misurato la frequenza cardiaca a tutti i soggetti, a ciascun gruppo sono state mostrate immagini di ragni a diversi intervalli temporali.

Il risultato finale è stato che la fobia, assieme alle sensazioni di ansia e stress psicologico cui si accompagna, risultava ridotta nel gruppo di soggetti a cui le immagini dei ragni venivano mostrate con la stessa frequenza delle proprie contrazioni cardiache: in pratica, la vista dei ragni allo stesso ritmo del proprio cuore era meno spaventosa.

Altri metodi utili per superare e sconfiggere la paura dei ragni consistono nell’esposizione a contatto sempre più stretto con il ragno: partendo con alcune domande sul tema, si aumenta il livello di conoscenza degli insetti in questione per poi avvicinare sempre di più il soggetto a questi ultimi. Lo scopo finale, a seconda del livello di partenza, può essere riuscire a restare calmi alla vista di un ragno o addirittura arrivare a toccare il ragno stesso senza problemi.

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C.B.

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Chiara Burriello

Giornalista pubblicista iscritta all'Ordine dei Giornalisti della Lombardia, esperta di comunicazione web e social, laureata in marketing ed economia, amante della fotografia e della natura, da sempre appassionata alla scrittura e al mondo dell’informazione: amo lavorare nella redazione di Amoreaquattrozampe, dove ho la possibilità di coniugare la passione per le parole con quella per gli animali. Lavoro ogni giorno con la voglia di conoscere e imparare come punto di partenza, sperando di riuscire a trasmettere e diffondere contenuti utili e interessanti per chi ha scelto di assumersi la grande responsabilità di prendersi cura di un amico a quattro zampe (e non solo quattro!).

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