Tutte le informazioni e le curiosità sul passaporto del furetto: che cos’è, quando è obbligatorio e dove e come si richiede.
Anche i nostri amici animali hanno i propri documenti, necessari al fine di assicurarne l’identificazione, particolarmente utile nell’ipotesi di smarrimento; allo stesso tempo costituiscono un deterrente contro l’odioso fenomeno dell’abbandono di animali. Tra i vari documenti si annovera anche il passaporto, previsto, oltre per il cane ed il gatto, anche per il furetto.
“Alt, favorisca un documento”: a chi non è mai capitato di sentirsi rivolgere questa frase almeno una volta nella vita?
Non sempre però l’invito è rivolto a noi, in quanto anche i nostri animali domestici hanno i loro documenti. Uno di essi è il passaporto, rilasciato dalle autorità competenti per il cane, il gatto od il furetto.
Il passaporto contiene una serie di informazioni, utili all’identificazione dell’animale e del suo proprietario, e che certificato il buono stato di salute del furetto. In particolare il documento deve essere corredato da:
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Partiamo dall’assunto che di norma il passaporto per il furetto non è obbligatorio.
Lo diviene nell’ipotesi in cui decidiamo di trasferirci o fare un viaggio all’estero con l’animale. Come visto, il documento non serve soltanto a garantirne l’identificazione per gli scopi suddetti, ma soddisfa anche esigenze igienico-sanitarie; tanto che il passaporto, una volta rilasciato, può sostituire completamente il libretto sanitario.
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Il passaporto si richiede all’ASL territorialmente competente, ovvero quella nel cui distretto rientra il proprio comune di residenza.
Al fine del rilascio del documento occorrono alcuni requisiti:
Il costo per il rilascio del passaporto varia a seconda dell’ASL di riferimento, e si rinnova automaticamente senza alcun costo aggiuntivo (salvo eccezioni previste da qualche provincia e/o regione).
Prima di mettersi in viaggio con il proprio animale domestico, è bene informarsi sui requisiti richiesti dalla legge del Paese di destinazione al fine di consentirne l’ingresso, onde evitare brutte sorprese all’arrivo.
Si possono verificare tali informazioni sui canali istituzionali web del Paese estero, o contattando gli uffici consolari italiani.
Antonio Scaramozza
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