Qualche giorno fa un cinghiale di grosse dimensioni si era intrufolato in una scuola di Palermo. L’edificio interessato era quello intitolato ad Antonino Caponnetto e situato in via Socrate. Per fortuna l’irruzione dell’animale, alquanto corpulento, è avvenuta quando ancora erano in corso le festività natalizie, e quindi non c’erano studenti ed altre persone sulla sua strada. Il cinghiale ha anche causato qualche danno al complesso, rompendo una vetrata e ferendo il custode della scuola ad una gamba dopo averlo aggredito.
A causa del suo eccessivo nervosismo e del temperamento aggressivo, si è scelto di sopprimere l’animale, vistosamente spaesato per trovarsi in un ambiente evidentemente a lui estraneo. Ad ucciderlo è stato un tiratore scelto della Forestale. Sono intervenuti sul posto diversi rappresentanti delle forze dell’ordine e sanitari, tra agenti della polizia municipale, carabinieri ed operatori dell’Istituto zooprofilattico del capoluogo siciliano. Il cinghiale prima di essere eliminato risultava presentare anche delle ferite.
Cinghiali in città, questo è soltanto l’ultimo episodio.
Quella delle incursioni di cinghiali all’interno del centro abitato è una problematica che sta diventando sempre più frequente. Negli ultimi due anni dei casi accaduti in estate hanno anche portato alla morte di alcune persone, coinvolte sfortunatamente in incidenti stradali causati dall’improvvisa presenza di questi animali sulla strada. Più di recente invece una giovane coppia di Genova si trovava a passeggio tra i boschi che circondano il capoluogo ligure, quando improvvisamente è stata accerchiata da un branco di cinghiali selvatici. A trarli d’impaccio sono stati i loro due cani.
È finita male anche la vicenda di Fufi, un piccolo di cinghiale rimasto senza la mamma e che piano piano si era avvicinato al centro abitato dove alcuni residenti si erano affezionati a lui, finendo con il dargli da mangiare e col trattarlo quasi come se fosse un animale domestico. Della cosa ne hanno approfittato alcuni cacciatori, i quali hanno ucciso Fufi senza avere compassione di lui. Il fatto è successo nel comune piemontese di Cuorgné, in provincia di Torino. Ed è soltanto l’ultimo episodio che riguarda dei cacciatori che si assurgono al di sopra di tutto e di tutti e che pensano che tutto sia loro dovuto.
A.P.