La morte improvvisa di un cavallo avvenuta ieri in piazza Verdi, a Palermo, ha scosso opinione pubblica ed associazioni animaliste. L’animale era legato ad una carrozza che aveva appena concluso un giro turistico nei quartieri limitrofi, ed appena il cocchiere si era fermato, l’equino è stramazzato al suolo per non rialzarsi più. Non è la prima volta che avviene qualcosa del genere ed i movimenti che lottano in favore dei diritti degli animali denunciano come il più delle volte questo business poggi su quello che è un vero e proprio sfruttamento dei cavalli, senza che le amministrazioni locali facciano nulla per cercare di regolarizzare la cosa.
A protestare ufficialmente è il NOITA (Nucleo Operativo Italiano Tutela Animali Onlus) per bocca del suo presidente Enrico Rizzi, che è in aperto contrasto con il Comune e la Prefettura di Palermo da tempo proprio per questo immobilismo. “A maggio mi sono incontrato con chi di dovere ma oltre a qualche promessa non è cambiato niente. Tanti cavalli hanno percorso Palermo su e già per tutta l’estate sotto il sole cocente. Ora vogliamo delle rassicurazioni immediate”. Lo sfruttamento di cavalli è un fenomeno però diffuso anche nel resto d’Italia.
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