L’otocione è spesso rappresentato nel cinema e nel mondo dei cartoni animati, per il suo aspetto simile alla volpe.
Queste che tratteremo sono schede destinate ai bambini, per aiutarli ad apprendere particolari argomenti che nello specifico trattano di animali.
Non saremo né i primi né gli unici a trattare questo argomento, ma con l’aiuto di foto e paragrafi semplici, cercheremo di incuriosire e stimolare il bambino, aiutandolo anche visivamente ad assimilare la materia.
Oggi andremo a ricostruire, illustrare e rappresentare quello che è una piccola volpe della savana.
L’otocione anche detto megalotide o volpe dalle orecchie di pipistrello.
Questo animale è considerato una volpe primitiva di piccole dimensioni, alta 40 centimetri, non arriva ai 5 kg di peso e con una coda è lunga 25-35 centimetri.
Possiede orecchie molto grandi con le estremità arrotondate, la mandibola con una sporgenza sub-angolare e con 46-50 denti, che rispetto a quelli dei canidi sono più piccoli ma più numerosi.
Ha zampe lunghe e un mantello fitto e morbido, di base color argento e con sfumature scure.
Esistono due sottospecie di otocione quella del sud e quella dell’est, che differiscono nel colore del mantello (grigio-bruno con arti neri), nella gola e addome (bianco per l’otocione del sud e un colore più camoscio, con zone marroni invece che nere nell’otocione dell’est).
È un animale notturno molto riservato e timoroso che tende ad evitare qualsiasi scontro con gli altri animali.
Vivono in gruppi composti da una coppia e i loro cuccioli, in genere 4-5, hanno una durata di vita media di circa 20 anni.
L’otocione predilige habitat in pianure aperte, boscaglie di acacia, prati sovra-pascolati, e zone di suolo calcareo o ricco di cenere vulcanico.
Di solito si appropria delle buche nel terreno scavate da altri animali e poi lasciate.
È possibile vederlo nelle regioni aride e semi-aride dell’Africa meridionale ed orientale. In due popolazione separate l’una dall’altra da 1000km.
L’Otocione megalotis megalotis vive nell’Africa meridionale e l’Otocione megalotis canescens nell’Africa orientale. ma che sicuramente in tempi passati e molto lontani furono vicini.
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L’otocione raggiunge la maturità sessuale a circa 9 mesi di vita.
Esso si accoppia durante la stagione degli amori che ha luogo da luglio a settembre.
Durante la quale i maschi di otocione si producono con due o più femmine. Successivamente all’accoppiamento, la gestazione dura 2 mesi e la femmina da settembre a novembre, può dare alla luce fino a 6 piccoli.
I piccoli escono dalla tana solo dopo 8-12 giorni e solo allora aprono gli occhi. Fino a quel momento sono le madri ad occuparsi di loro uscendo spesso a cacciare per incrementare la produzione di abbastanza latte.
Lo svezzamento avviene a circa 10-15 settimane dopodiché lasciano i genitori durante la loro prima estate, cosicché questi riprenderanno con l’accoppiamento.
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L’otocione principalmente si nutre di insetti che ama reperire dai i termitai, dagli sciami di locuste o addirittura diventa opportunista andandosi a nutrire degli insetti presenti negli escrementi delle zebre o delle antilopi ferme in branco.
Occasionalmente in mancanza delle sue prede preferite può nutrirsi di uova, piccoli animali (uccelli e roditori) o anche di frutta.
Le sue tecniche di caccia si basano principalmente sull’utilizzo dell’udito, in quanto talmente acuto che riesce a rintracciare le larve sottoterra.
Similmente ad un protele tende a camminare a testa abbassata alla ricerca di insetti. Per quanto riguarda invece i suoi principali predatori naturali sono gli uccelli da preda.
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Raffaella Lauretta
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