Ai custodi dello zoo di Osnabruck, nel nord-ovest della Germania, non è rimasta altra scelta da fare se non abbattere un orso che era scappato via dal suo recinto. Taps, questo il suo nome, era evaso dalla gabbia e se ne ignorano le cause. E subito dopo si è ritrovato a piede libero per la struttura, ma non ha avuto modo di percorrere molta strada, dal momento che un dipendente del parco dotato di un’arma da fuoco non ha esitato nello sparargli contro, perché aveva giudicato troppo grosso il pericolo correlato allo stretto contatto tra l’animale e le persone.
Nessun visitatore è rimasto ferito né ha riportato delle conseguenze dopo quanto successo. Andreas Busemann, responsabile dello zoo di Osnabruck, ha dichiarato che uccidere l’orso era l’unica cosa che si poteva fare per garantire la sicurezza delle persone. All’arrivo della polizia l’animale era già morto.
Taps aveva oltre 12 anni di età ed era nato da un incrocio tra un orso bruno ed uno polare: di esemplari simili, noti come ‘cappuccino’, ne esistono pochissimi in tutto il mondo. E la cosa non fu nemmeno voluta: semplicemente fino al 2004 gli orsi bruni e quelli polari si trovavano nella stessa zona all’interno dello zoo perché i dipendenti erano convinti che non si sarebbero mai incrociati, e mai era successo in precedenza.
Invece sono nati Taps e suo fratello Tips. Incroci del genere però esistono anche in natura e gli studiosi attribuiscono questo fenomeno ai cambiamenti climatici ed al fatto che queste due specie stiano entrando sempre più in contatto per le alterazioni subite dai rispettivi ecosistemi. I cambiamenti dovuti soprattutto all’opera distruttiva dell’uomo stanno facendo si che tantissime specie animali stiano cambiando le proprie abitudini, con conseguenze disastrose per le stesse.
E non sono buone per gli orsi anche le notizie provenienti dall’Italia.