Le immagini di quel povero orso polare, esposto continuamente ai selfie, scattati dai visitatori del Grandview Aquarium, nel centro commerciale di Guangzhoue in Cina, hanno fatto il giro del mondo.
La triste sorte alla quale da tre anni è stato condannato quel esemplare a vivere in un cubo di vetro tra muri in cemento dipinti di azzurro ghiaccio, ha scatenato la solidarietà degli animalisti di tutto il mondo, con in prima linea l’associazione Animal Welfare di Animals Asia, che aveva promosso una petizione internazionale per salvare e traferire quell’orso in un rifugio specializzato dove poter ridare dignità a quell’animale di nome “Pizza” e soprannominato “l’orso più triste del mondo”.
Secondo le indiscrezioni, Pizza sarà presto trasferito nel Regno Unito al Yorkshire Wildlife Park, a Doncaster, un habitat di dieci acri con due laghetti e una comunità di orsi polari, riscattati.
E’ quanto ha annunciato Animal Asia, spiegando che per l’Acquario “si presenta l’occasione di rimediare ad un errore e di trasformare una cattiva pubblicità in una ottima notizia che li riguarda”.
Viene inoltre precisato che le condizioni di trasferimento di Pizza prevedono che nessun altro animale prenda il posto dell’orso polare e che una volta raccolti tutti i fondi necessari per trasferire l’orso, sia lo Yorkshire Wildlife Park che il Grandview Aquarium dovranno provvedere a effettuarlo nel più breve tempo possibile.
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