Tecnologia e tantissima cacca di pinguino hanno portato ad una scoperta che altrimenti sarebbe stata difficile da fare
l’Antartide è un posto davvero poco praticabile se non per poche specie di animali e tra queste i più emblematici sono i pinguini. Esistono diverse specie di pinguini e la loro peculiarità è quella di vivere in colonie da migliaia di individui, anche se negli ultimi anni la situazione sembra essere al tracollo per via dell’innalzamento delle temperature globali e lo scioglimento dei ghiacciai. Il futuro di questa specie è a rischio più che mai e proprio per questo sono tanti i team di ricerca che continuano a studiare le colonie in cerca di indizi ed anche qualche notizia positiva, come l’ultima arrivata per vie non davvero troppo consone!
Monitorare la popolazione mondiale di pinguini è importantissimo per capire davvero a fondo la situazione delle aree in cui questi animali vivono, aree che sono impervie per quasi la totalità delle specie animali ma nelle quali i pinguini riescono a proliferare grazie ad uno spirito evolutivo unico che li ha portati ad adattarsi anche ad un ambiente così ostile.
Tale equilibrio è però fragilissimo e la situazione attuale sta mettendo in serio rischio le colonie, proprio per questo la scoperta di questi 4 nuovi gruppi diventa importantissima, ancor più importante in quanto per farla non sono stati impiegati uomini sul campo ma satelliti in orbita intorno alla terra alla ricerca di qualcosa di specifico.
Le colonie di pinguino sono infatti numerose e difficilmente possono passare inosservate le tracce che lasciano sul posto, per le più le loro deiezioni che in contrasto con il panorama glaciale hanno permesso la loro individuazione addirittura dal satellite. I pinguini imperatore sono uccelli maestosi che possono raggiungere anche i 50 kg di peso corporeo, la particolarità che ha permesso la loro individuazione e però l’attitudine di questa specie nel riprodursi durante l’inverno.
È in questo momento che i gruppi si fanno più numerosi, tanto da essere visti addirittura dallo spazio, se non loro per lo meno le loro tracce. È così che Peter Fretwell del British Antartico Survey ha scoperto 4 nuove colonie, analizzando tramite le immagini satellitari le chiazze marroni lasciate da queste.
Dopo la scoperta sono stati fatti ulteriori approfondimenti e ciò che è venuto fuori è che sono state individuare circa 6.000 nuove coppie riproduttrici, una delle quali 3 stabile a 50km da una stazione di ricerca russa ormai abbandonata. Anche se la notizia è da ritenersi positiva, comunque stiamo parlando di colonie piccole, 3 di queste sono formare da circa 1.000 esemplari ma ognuna di queste rappresenta comunque una speranza a importante per il futuro di questa specie in forte rischio.
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