Vorremo evitare per un giorno di parlare di orrori purtroppo c’è sempre un susseguirsi di fatti e di vicende che non possiamo fare a meno di riportare. In Francia è esploso un nuovo scandalo dopo l’inchiesta condotta dall’Associazione L214 in uno deI macelli più importanti, quello di Limoges.
Un operaio ha voluto denunciare lui stesso gli orrori perpetrati all’interno della sua azienda, armandosi di una telecamera Gopro per testimoniare come gli animali vengono trattati e siano violate in tal senso le norme del benessere animale: come già denunciato in precedenti casi, anche a Limoges, dove vengono uccisi oltre 1000 bovini e 1500 ovini a settimana, si verificano mancati stordimenti, per cui molti animali vengono uccisi coscienti oppure obbligati a percorre delle rampe con scosse elettriche.
Scene di ordinaria follia che culminano con le immagini dell’uccisione di mucche gravide e i loro feti vengono tolti dalle loro viscere: cuccioli che stanno per nascere e che muoiono per asfissia e feti appena formati. Una galleria degli orrori mai vista in precedenza.
“So che perderò il mio lavoro”, ha dichiarato Mauricio Garcia-Pereira, l’operaio di 47 anni che spiega di aver voluto di sua iniziativa svelare questa realtà ai francesi. “Gettiamo i vitellini in una spazzatura. A volte si muovono come se fossero vivi. Come si può ucciderli in questo modo? Uccidiamo molte mucche che sono sul punto di partorire”,ha commentato l’operaio stanco di partecipare e assistere a questo orrore.
Nel filmato si vedono i dipendenti squartare gli uteri delle mucche con un grosso coltello, dal quale esce il liquido amniotico che si espande su una lastra metallica e feti di varie dimensioni, molti vitelli già formati con il pelo addosso.
“E’ venuto da noi nel mese di maggio dopo che ci siamo scambiati una serie di messaggi. Gli abbiamo chiesto se voleva testimoniare anche in anonimato come nelle nostre altre inchieste ma lui ha tenuto a mostrare il suo volto a tutti”, ha raccontato e Brigitte Gothière, portavoce dell’associazione animalista, sottolineando che non si tratta dell’unica persona che dal macello ha inviato dei filmati.
Si tratta del settimo caso in Francia nell’arco di un anno che esplode sui media. La L214 ha anche lanciato una petizione per garantire il benessere degli animali e chiedere una commissione d’inchiesta del ministero dell’agricoltura sui macelli d’Oltralpe. “Nel giro di mezz’ora abbiamo raccolto oltre 700 firme e nell’arco di due giorni 12mila persone avevano sottoscritto l’appello. Questo significa che il video è stato un vero e proprio shock”, ha concluso la Gothière.
Il noto quotidiano francese Le Monde ha riservato un ampio approfondimento sul tema e per il quale ha interpellato Rémy Viroulaud, vice sindaco di Limoges che si occupa del macello dove lavorano 85 persone. Il rappresentante si è rifiutato di rispondere alle domanda, sottolineando che “la macellazione delle mucche gravide è consentita e legale”.
Nessun divieto a livello europeo, tranne una regolamentazione che vieta il trasporto delle mucche gravide al 90% del periodo di gestazione. La stessa Organizzazione mondiale della Sanità, riporta Le Monde, sconsiglia il trasporto e l’uccisione delle mucche in prossimità del parto ma non lo vieta. Da un punto di vista dei dati sul piano europeo, il 15% delle mucche abbattute sono all’ultimo stadio della gravidanza, pari a 1,76 milioni di esemplari.
I feti sono per lo più considerati come scarti e sono pertanto inceneriti, impiegati per la produzione del biogas o come fertilizzanti.
Proprio quest’anno, la Germania ha presentato una proposta alla Commissione europea con la quale ha chiesto che sia vietato l’abbattimento di mucche nell’ultimo trimestre della gravidanza. Proprio in Germania ci sono ben quattro lander che vietano questo procedimento e che lo vogliono estendere alle altre specie: ovini, maiali ed equini.
PER CHI E’ INTERESSATO A FIRMARE LA PETIZIONE CLICCARE DES VACHES GESTANTES ABATTUES
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