I mustelidi presenti in Italia: un’abbondante famiglia di mammiferi l’uno ben distinto dall’altro, ma anche tanto simili.
I mustelidi questi mammiferi spesso plantigradi, di dimensioni medie o piccole, dotati di morbida pelliccia e spesso notturni, sono presenti in Italia anche in gran numero. Ma in particolare di quali specie è abitata la nostra nazione? Quali sono i mustelidi presenti in Italia? Di seguito andremo ad approfondire le caratteristiche e le abitudini di questi mammiferi presenti nello “Stivale d’Italia”.
Mustelidi presenti in Italia
I mustelidi sono della famiglia dei mammiferi carnivori, molto estesa e formata da animali simili, ma non per questo hanno le stesse abitudini, ma anzi tendono a distinguersi un po’ per le caratteristiche e tanto per le abitudini. Alcuni sono cacciatori attivi e altri, più opportunisti, si nutrono di carogne.
Ma nessuno è erbivoro né onnivoro, sono carnivori. Il corpo, invece, di tutti i mustelidi è simile: hanno zampe corte e un corpo allungato. Sono ricoperti da un pelo abbondante e lucido, di solito di colore marrone o nero. Hanno un naso allungato e amplio, con orecchie piccole e arrotondate.
I mustelidi è una categoria di mammiferi presenti in tutto il mondo, tranne che in Antartide e in Australia. Esistono mustelidi adattati alle foreste, alle nevi e alcuni vivono persino sulle rive dei fiumi o vicino a qualche oceano.
Ma quali sono i mustelidi presenti in Italia? In questo articolo scopriremo quali di questi mammiferi appartenenti a questa famiglia sono presenti nella nostra penisola e quali le loro caratteristiche, habitat e alimentazione compresi.
Donnola
Tra i mustelidi presenti in Italia, abbiamo la donnola, essa è il più piccolo fra i mustelidi italiani ed anche uno dei più piccoli in assoluto. Misura circa 20 centimetri, di cui 4 centimetri solo di coda. Ha il corpo snello ricoperto da una pelliccia soffice di colore fulvo sul dorso e grigio bianco sul ventre. Il muso è corto, gli occhi neri e vispi, e le orecchie piccole e arrotondate e le zampe sono molto corte.
E’ diffusa su tutta la penisola, in Sicilia e in Sardegna: su queste due isole potrebbe trattarsi di due sottospecie leggermente diverse dalla donnola continentale. Predilige habitat boschivi o rurali ma essendo un animale notturno è difficile vederla anche all’azione mentre si procura le sue prede, che consistono in: topi, ratti, piccoli uccelli, anfibi e piccoli rettili, ma è anche in grado di attaccare specie molto più grandi, come conigli o uccelli di taglia media.
Ermellino
L’ermellino è un mustelide molto somigliante alla donnola, è al quanto difficile distinguerli. Ragion per cui anche l’ermellino è un piccolo mammifero di circa 20 cm e con un corpo affusolato e flessuoso, zampe corte, orecchie arrotondate e una pelliccia quasi sempre bianca, tranne in estate, il manto è bruno e molto simile a quello della donnola.
Si contraddistinguono principalmente per alcuni centimetri di differenza, essendo l’ermellino un po’ più grande con una coda un po’ più lunga e la punta nera. In Italia questo mustelide è diffuso solo sull’arco alpino. Il suo habitat sono i prati e pascoli montani o su pietraie fino al limite dei ghiacciai. La sua alimentazione si basa principalmente di: topi, arvicole, toporagni, piccoli rettili, anfibi e piccoli uccelli, ma anche di conigli e lepri.
Faina
La faina è molto più grande dei primi due mustelidi descritti, il maschio in particolare misura circa 35-45 cm, con una coda di circa 20cm. Possiede un corpo leggermente più affusolato, collo più lungo, il muso più corto e la coda più voluminosa. La pelliccia è bruna, folta e morbida con una macchia di color bianco candido, che si estende sulla gola partendo dal mento e sfociando fino alla parte superiore delle zampe anteriori.
In Italia è possibile vederlo in tutta l’area tranne sulle isole, predilige habitat boschivi e non teme la vicinanza dell’uomo essendo un animale al quanto opportunista è facile vederlo anche nei centri urbani e habitat rurali. La sua alimentazione è onnivora si adegua a ciò che trova.
Lontra
La lontra è un mammifero perfettamente adattato a una vita anfibia, misura circa 80-90 cm a cui va aggiunta una coda di 30-40 cm. Possiede orecchie piccole, zampe parzialmente palmate e coda muscolosa, una pelliccia bruna impermeabile con le parti inferiori più chiare.
In Italia era stimata a non più di 660 esemplari distribuiti sull’Appennino centro-meridionale (Campania, Puglia, Basilicata, Calabria). Predilige habitat boschivi, caratterizzati da corsi d’acqua dove poter costruire la propria tana, approfittando di anfratti e cavità sulle sponde anche se in questi anni ha subito l’inquinamento e le alterazioni ambientali apportate dall’uomo agli habitat di acqua dolce.
Sempre nei flussi d’acqua dove costruisce la sua tana, si procura le sue prede ossia, il pesce e solo occasionalmente di invertebrati acquatici (larve di insetti, gamberi e granchi di fiume).
Martora
Come per la donnola e l’ermellino, così anche la somiglianza tra martora e la faina risulta essere molto marcata, infatti appartengono allo stesso genere, anche se la martora risulta essere leggermente più grande della faina. Questa mustelide misura circa 35-50 cm e una coda di circa 25 cm.
Possiede il muso ed il mento scuri e la testa e le parti dorsali più chiare; le orecchie corte e rotondeggianti hanno il bordo bianco; la coda lunga e pelosa è molto utile sia nella corsa che nel salto perché funziona da stabilizzatore, mentre le zampe, avendo il quinto dito opponibile, garantiscono una buona presa agli alberi.
La pelliccia è morbida e lucente, di colore marrone scuro, con sottopelo nero e la macchia golare è di un giallo intenso, a differenza della faina che la possiede bianca. La martora è diffusa in tutta Italia comprese le isole e predilige habitat come: boschi misti o puri, di latifoglie o di aghifoglie, e la si trova soprattutto in collina e in ambienti montani, dove riesce a trovare ciò di cui ha bisogno come: uccelli, nidiacei e mammiferi arboricoli.
Puzzola
La puzzola è molto simile al furetto, misura circa 60 cm di lunghezza, di cui 20 cm spettano alla coda. Il corpo ha forma cilindrica ed è allungato e affusolato, in contrasto con le zampe corte e tozze. La testa è massiccia e arrotondata, Il muso è corto, e le orecchie piccole.
Il pelo, rado e setoloso è di colore bruno scuro sul dorso, con tendenza a scurirsi man mano che si va verso la zona ventrale, che, così come le zampe e la coda, tende al colore nero. In Italia è ormai più vederla ma predilige le aree umide, come le rive di fiumi e pozze o comunque zone in prossimità di fonti d’acqua.
La varietà di habitat nei quali può prosperare è davvero molteplice, la si trova infatti dalle coste marine fin sulle montagne, e vive altrettanto a suo agio tra le dune sabbiose o sulle rupi a picco sul mare, così come nelle praterie o nelle gole boscose. La sua alimentazione è basata principalmente da: insetti, larve, uova, rettili, piccoli mammiferi e anche pesce e laddove questi dovessero scarseggiare si dirige alla frutta e anche il miele.
Tasso
Il tasso è il più grande mustelide europeo ed è l’unica specie di mustelide nostrano ad andare in letargo in inverno. Il tasso, misura circa 60-90 cm e una coda di circa 12-15 cm. Possiede un corpo tozzo e massiccio, con zampe robuste dotate di unghie ricurve ottime per scavare e utili per attaccare o difendersi. Ha un collo piuttosto lungo, e il muso abbastanza appuntito.
La pelliccia è fitta e setolosa, di un tipico colore brizzolato. Una caratteristica tipica è il capo bianco, con due tipiche striature nere piuttosto marcate, che partono dal naso e attraversano gli occhi per poi arrivare dietro elle corte orecchie.
In Italia lo si ritrova su tutta la penisola tranne sulle isole, predilige habitat gli basta un giardino, un parco pubblico, uno spazio verde possibilmente alberato e lo possiamo ritrovare anche nelle grandi città.
Proprio per questa sua adattabilità anche a livello alimentare parliamo di un animale onnivoro opportunista che può mangiare di tutto: non caccia solo anfibi, piccoli rettili, uccelli e piccoli mammiferi, ma può cibarsi anche di nidiacei, uova, frutta, bacche, castagne, noci, nocciole, faggiole, ghiande, funghi, tuberi, insetti e altri invertebrati come lumache e lombrichi.
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Raffaella Lauretta