E’ forse una delle storie più commoventi di quest’anno, quella del puma Musafa, liberato a fine ottobre da una gabbia nella quale è stato detenuto a catena per una ventina di anni.
Il suo salvataggio ad opera dei volontari dell’organizzazione internazionale Animal Defenders International (ADI) e della Polizia peruviana è stato un evento che ha avuto una risonanza sui media di tutto il mondo. Il video di Musafa che gli operatori hanno condiviso su youtube e che documenta i primi passi di Musafa da puma libero in un rifugio per animali selvatici nella foresta pluviale peruviana,è stato visualizzato da migliaia di persone (clicca qui).
Purtroppo questo anziano esemplare, considerando che i puma hanno una speranza di vita di 25 anni, è morto, dopo pochi mesi di libertà. In un comunicato, l’ADI ha annunciato questa triste notizia, ricordando che almeno negli ultimi mesi, Musafa ha potuto assaporare il significato della vita.
Musafa aveva problemi renali e diverse malattie legate all’età. La portavoce dell’organizzazione ha tenuto a sottolineare che “di lui ricorderemo le sue camminate nel sottobosco e le arrampicate nella piattaforma ove amava riposare”.
“Era bello, dolce e cordiale. Siamo tristi che abbia potuto godersi così poco il suo habitat nelle foreste in Amazzonia. Ci conforta che Mufasa abbia avuto modo di tornare a casa e ringraziamo tutti coloro che hanno reso possibile questa impresa”, ha commentato l’ADI sul suo profilo Facebook.
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