Chi gode della compagnia di un cane o di un gatto soffre un vero e proprio lutto quando il quattro zampe muore: ecco cosa dice la psicologia.
Sono al nostro fianco tutti i giorni della loro vita, allietando i momenti insieme con coccole, effusioni e giochi. Insomma, si tratta a tutti gli effetti di membri della nostra famiglia, che amiamo in modo incondizionato. Per questo, quando vengono a mancare il dolore è incommensurabile. Un nuovo studio sostiene che quando muore un cane o un gatto, chi se ne prende cura attraversa un vero e proprio lutto. È importante, quindi, che questo dolore venga socialmente legittimato.
Quando un cane o un gatto muore si vive il lutto: lo studio
Sebbene sempre più persone decidano di aprire le porte della propria casa a un animale domestico, c’è un forte stigma che colpisce tutti coloro che si trovano – proprio malgrado – a dover affrontare lo strazio derivante dalla perdita del proprio amico a quattro zampe.
Molto spesso, infatti, la reazione di immenso dolore che segue questo terribile avvenimento viene reputata esagerata.
Può capitare che venga detto espressamente, o fatto capire indirettamente, che in fondo è venuto a mancare “solo” un animale.
In realtà, però, le ricerche psicologiche hanno ampiamente dimostrato come questo evento luttuoso abbia un profondo impatto su tutti coloro che erano affezionati a quella creatura, indipendentemente dalla sua specie di appartenenza.
Tra queste, c’è un recente studio pubblicato sulla rivista scientifica Human-Animal Interactions, che ha analizzato come la pandemia ha influito sui rapporti delle persone con i propri animali domestici.
La dottoressa Michelle Crossley ha spiegato che il lockdown ha aumentato il tempo trascorso dai proprietari in compagnia dei propri quattro zampe.
La loro presenza ha mitigato lo stress derivante dalla particolare condizione di isolamento, rafforzando il legame con i pelosetti. Per questo, il momento dell’addio risulta ancora più struggente.
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L’importanza del riconoscimento sociale del dolore
In virtù degli esiti delle proprie ricerche, gli psicologi hanno sottolineato l’importanza di legittimare a livello sociale il dolore che i proprietari provano quando un cane o un gatto muore.
Si tratta di un vero e proprio lutto, che porta alla comparsa non solo di reazioni di tipo emotivo, ma anche di malessere fisico.
Cosa possiamo fare per aiutare chi abbiamo accanto a superare la scomparsa del proprio animale domestico?
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In primo luogo, non dovremmo mai minimizzare l’accaduto e, anzi, bisognerebbe considerare la perdita del quattro zampe alla stregua di quella di un famigliare.
L’essenziale, quindi, è rispettare il dolore della persona che sta soffrendo, invitandola a sfogarsi senza remore. Parlare di ciò che prova, infatti, le permetterà di elaborare l’accaduto.
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In conclusione, il nostro supporto è fondamentale: dimostrare a coloro stanno attraversando il lutto per la morte del proprio pet che possono contare su di noi, li aiuterà ad affrontare meglio questa triste fase della loro vita.