Curiosità, miti, icone delle tre specie che spesso si confondono tra loro ma hanno caratteristiche e storie genetiche diverse. Come distinguere asino/somaro, mulo e bardotto?
Sono spesso i protagonisti di storie, fiabe, favole, film, modi di dire. Alcuni ragliano, altri nitriscono come il cavallo. Che differenze ci sono tra l’asino, il somaro, il mulo e il bardotto? In realtà asino e somaro sono sinonimi, si tratta infatti dello stesso animale. Per gli altri invece…
Ecco in cosa si differenziano queste 4 (o meglio 3) specie
Asino e somaro – Simile al cavallo è da millenni utilizzato dall’uomo come animale da lavoro per via del suo fisico robusto e resistente e per la capacità di adattarsi a condizioni climatiche avverse. Può essere domestico o selvatico. Il latte d’asina, ricco di retinolo, è utilizzato dall’industria farmaceutica e da quella cosmetica per la produzione di prodotti rigeneranti e antiossidanti. Il retinolo previene infatti l’invecchiamento cellulare.
Gli asini possono riprodursi a partire dai due anni, ma quello domestico può farlo tutto l’anno mentre il selvatico solo nei periodi con clima umido. La gestazione dura un anno, un cucciolo pesa circa 40 kg e mamma asina allatta per circa due mesi dopo il parto. L’asino raglia.
Mulo – Se un asino maschio si accoppia con una cavalla nasce un mulo. Quest’ultimo sarà infecondo poiché i “genitori” hanno un dotazione cromosomica diversa che produce un errore cromosomico da cui deriva la sterilità. Il mulo eredita dalla mamma cavalla l’altezza, la dentatura e il mantello; dal padre la resistenza tanto da essere utilizzato come animale da soma. Anche il mulo raglia.
Bardotto – Si tratta di un ibrido che nasce dall’incrocio di un cavallo e una femmina di asina domestica. Come il mulo anche il bardotto è un ibrido sterile. Il bardotto somiglia al cavallo ma ha una criniera più folta e le orecchie piccole. Il bardotto nitrisce, come il cavallo. Durante il periodo dei conflitti mondiali è stato utilizzato dai militari per il trasporto pesante (armi, munizioni e vettovagliamento). In Italia vi sono allevamenti in Sicilia; in Europa è diffuso in Spagna e Portogallo.
Curiosità
Lucignolo, l’amico di Pinocchio, era un asino: andò col burattino nel paese dei balocchi, ma a differenza di Pinocchio rimase un asino. L’asino è l’icona del software eMule e lo troviamo anche sullo stemma della squadra di calcio del Napoli. Si narra che Cleopatra facesse il bagno proprio nel latte di asina per mantenersi giovane e bella (abbiamo visto perché).
“Lavorare come un mulo” è un modo di dire italiano che indica lavorare tanto, lavorare troppo, proprio come accade nella realtà con l’animale da soma, impiegato in lavori faticosi e continuativi.
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S.C.
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