Perché la mosca non scivola sul vetro o sulle superfici lisce? Come ci riesce e cosa c’è da sapere sulle sua abilità e le sua caratteristiche fisiche.
Questo insetto comune, col quale spesso ci troviamo a ‘combattere’ in cucina e in altre situazioni dove magari vorremmo goderci il nostro relax, ha delle capacità davvero incredibili. Ci sarà capitato sicuramente di seguire il volo di una mosca e vedere dove andava a poggiarsi. Questo insetto però non si sposta solo usando le ali ma anche camminando ed è in questa circostanza che abbiamo notato la sua abilità nel non scivolare sulle superfici lisce, come appunto il vetro. In realtà le sue zampe e il suo corpo si comportano in maniera differente a seconda che si tratti di un piano liscio o di uno ruvido. Vediamo da vicino come camminano le mosche, come utilizzano il loro corpo e come fa la mosca che non scivola sul vetro.
Magari non ce lo siamo mai chiesti, perché è più facile vederla in volo piuttosto che camminare beatamente su una superficie. Ma quando capita, dobbiamo trattenere il nostro istinto di farla fuori approfittando della maggiore facilità nel catturarla. Dall’etimologia del termine della specie, i Ditteri δις (due) e πτερόν (ali), si indica che questo tipo di insetti ha due ali. In realtà le mosche hanno due paia di ali, ma ne utilizzano solo uno per il volo e l’altro per direzionarlo: in questo modo informano i loro simili sulla loro posizione. L’apertura alare è circa il doppio rispetto alla loro lunghezza, compresa tra i 6 e i 7 cm. Ma la caratteristica che spicca è di certo la parte degli occhi.
Gli occhi ai lati del capo della mosca, detti composti, vedono le immagini, mentre quelli sul capo sono tre. Essi percepiscono solo le variazioni di luce e i movimenti del sole (Leggi qui: La vista degli insetti: tutto ciò che c’è da sapere). La capacità dello sguardo di una mosca supera quella umana di ben sette volte: per questo è così difficile catturarle! La parte superiore del corpo si conclude con una proboscide, una sorta di piccolo tubo spugnoso, ricco di incavi, che le consente di ingerire zuccheri e di inumidire i cibi solidi, rilasciando la sua saliva.
Quando si fermano su un cibo, sia che si tratti di una pietanza sia che si tratti di immondizia (Leggi qui:Le mosche e i rifiuti: le tipologie e perché ne sono attratte), le mosche ci si fermano su e ci camminano sopra. Come ci riescono? Diamo uno sguardo alle loro zampe: spesso le sfregano per pulirle e liberarle dai recettori degli assaggi precedenti. Le zampe sono dotate sia di unghie sia di ventose, che vengono rispettivamente utilizzate su i due tipi di superfici sulle quali si ritrova a camminare. Questo insetto quando cammina usa le zampe anteriori e posteriori di un solo lato del suo corpo. Un particolare da non sottovalutare è il loro peso: trattandosi di insetti molto leggeri, il peso del corpo non influisce sul loro equilibrio. Quindi tutto è affidato alla capacità delle zampe, che sfoderano le loro armi, a seconda dei piani su cui si ritrovano.
Il mistero è tutto nelle zampe! Quando l’insetto si sposta su una superficie ruvida, utilizza il paio di unghie che si trovano all’estremità delle zampe: con queste aderiscono alle superfici con rientranze e parti in superficie. E sui piani lisci come il vetro? Utilizzano una sorta di ventosa, una sorta di dito che aderisce e che gli consente di non cadere, anche quando si tratta di piani verticali. Queste parti del ‘dito’ sono dette pulvilli e sono queste che si attaccano alle superfici del vetro, che hanno comunque delle asperità. Infatti con la stessa tecnica riescono a camminare a testa in giù, sul soffitto.
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F.C.
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