La metrite nel cincillà, è una condizione grave che si verifica nel cincillà femmina. Vediamo quali le cause, i sintomi e il trattamento.
Oggi giorni gli animali domestici sono diversi da quelli a cui siamo abituati.
Attualmente sono molto diffusi in tutte le famiglie del mondo, piccoli animaletti come criceti, porcellini d’India, coniglietti, furetti e anche cincillà.
Il cincillà è un roditore originario della catena montuosa delle Ande in Sud America ma che si può tranquillamente acquistare nei negozi di animali.
Si tratta di un piccolo animale dall’aspetto simpatico e buffo, viene infatti descritto come un piccolo coniglio con orecchie da topo e una lunga coda pelosa, o come uno scoiattolo con orecchie extra-grandi.
Tuttavia, per quanto in tanti siano attratti da questo piccolo roditore, non tutti conoscono le necessità e le principali patologie che possono colpirlo.
Nell’articolo di oggi, infatti, andremo a conoscere meglio proprio una di queste, ovvero la metrite nel cincillà, da cosa è causata, quali sono i segnali e come curare il vostro piccolo animale domestico.
La metrite è infezione e infiammazione dell’utero, è causata dalla placenta o dal feto trattenuto che non fuoriuscendo si va a decomporre nell’utero e a provocare un’infezione batterica ovvero la metrite.
Colpisce i piccoli cincillà e in grembo e anche la mamma che ha partorito di recente e può morire di questa grave infezione batterica, se non viene trattata in tempo.
Occorre avere perciò molta cura della gestazione del cincillà, che è piuttosto lunga (un po’ meno di quattro mesi) e da cui possono nascere fino a 7 cuccioli.
I segnali che si manifestano con la metrite nel cincillà, possono essere diversi.
È fondamentale, infatti monitorare il cincillà, dopo il parto per verificare l’avvenuta espulsione della placenta.
I principali sintomi che si individuano nel cincillà sono:
Davanti a questi segnali appena descritti, occorre trasportare il cincillà dal veterinario specializzato.
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Per poter diagnosticare la metrite nel cincillà, il veterinario osserverà in primis i segnali del corpo del cincillà, principalmente le perdite.
Dopodiché, raccoglierà i campioni e li visualizzerà al microscopio per identificare i batteri responsabili.
In alternativa potrà raccogliere secrezioni vaginali e con mezzo di coltura adatto identificherà i batteri causali.
Tale procedura è importante per poter individuare quali antibiotici sono adatti a trattare l’infezione.
Se la diagnosi non viene sviluppata in tempo, l’infezione può diventare piuttosto grave, tale da decretare la morte del cincillà.
Quindi si tratta di un’emergenza veterinaria per la quale occorre correre urgentemente a visita, senza tentennare.
Una volta però, stabilita la diagnosi, il medico prescriverà antibiotici e medicinali utili a provocare delle contrazioni uterine per spingere fuori i detriti infetti.
Questo servirà a rendere pulito l’utero e a disinfettare tutto il tratto riproduttivo.
Durante tutto il trattamento, il cincillà dovrà restare quanto più a riposo e dovrà perciò essere allontanato dagli altri animali che potrebbero provocargli stress.
Inoltre avendo da poco partorito, non potrà allattare i propri cuccioli per non infettarli ma dovranno essere allattati da un’altra femmina di cincillà.
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