Mancanza di latte nel cincillà, una problematica che colpisce le femmine e a cui bisogna rimediare. Vediamo le cause, i sintomi e il trattamento.
Sempre più spesso, come animale domestico vengono scelti dei piccoli roditori. Simpatici animaletti, poco ingombranti e tanto amorevoli, come ad esempio il cincillà.
Il cincillà, è un roditore di origine del Sudamerica, ad oggi molto presente nelle famiglie di tutto il mondo. Si tratta di un piccolo animaletto molto pulito e quasi inodore.
Grazie a queste sue caratteristiche è molto amato e molto richiesto. Tuttavia, come tutti gli altri animali necessità di cure, anche se non tantissime.
Il cincillà per essere felice, necessita non solo di una gabbia pulita, una sana alimentazione e tante coccole ma anche di controlli medici e cure specifiche.
Questo animale, come tutti quanti gli altri, può avere qualche problematica di salute.
Ad esempio, nel caso della femmina che ha appena partorito, può esserci mancanza di latte nel cincillà. Scopriamo quali le cause, i sintomi e il trattamento.
I motivi per cui si può verificare una mancanza di latte nel cincillà possono essere diversi.
Le cause sono:
Da cosa è possibile accorgersi che c’è mancanza di latte nel cincillà? Quali sono i segnali a cui occorre fare attenzione, prima che possa essere troppo tardi per i cuccioli?
I sintomi che si possono manifestare quando si verifica una mancanza di latte nel cincillà, oltre alla insufficiente produzione di latte sono:
Naturalmente, come accennavamo precedentemente, sono da tenere sotto controllo i cuccioli che in presenza di mancanza di latte nel cincillà, si mostreranno malnutriti.
Occorre sottolineare che i cuccioli di cincillà, prendono il latte fino ai 2 mesi e mezzo, talvolta anche 3 mesi e iniziano a smangiucchiare pellet e fieno da soli dopo già una settimana dalla loro nascita.
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Per poter stabilire una diagnosi, il veterinario una volta effettuata una visita completa dell’animale e individuati i segnali evidenti, eseguirà degli esami di controllo per scongiurare un’infezione.
Dopodiché, sospetterà di questa condizione se la femmina di cincillà non ha iniziato a produrre latte sufficiente, entro 72 ore dal parto.
In questo caso, il veterinario prescriverà una cura a base di integratori di calcio per il cincillà per via orale per migliorare la secrezione di latte, ma anche iniezioni di ossitocina per migliorare il flusso.
In alternativa, si può sopperire a questa mancanza di latte nel cincillà, attraverso l’alimentazione manuale o con altre femmine in allattamento.
Molto spesso, non dimentichiamo, che la causa di questa carenza deriva da una cattiva alimentazione.
Perciò somministrare una buona dieta nutriente ed equilibrata può aiutare a prevenire questa problematica nel cincillà.
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