Mamma criceto mangia i cuccioli dopo il parto: i motivi e come evitarlo
Il cannibalismo animale è stato da sempre oggetto di studi che mirano a capire le cause del fenomeno. Perché il criceto mangia i figli? Ecco i motivi e le possibili soluzioni.
I criceti sono roditori simpaticissimi, per questo negli ultimi anni sono diventati animali da compagnia specialmente nelle famiglie con bambini. Se avete uno o più criceti in casa e la femmina è in dolce attesa dovrete prestare attenzione, dopo il parto, al fenomeno del cannibalismo. Quest’ultimo è frequente fra questi roditori ed è ancor più evidente fra mamma e cuccioli tanto da essere oggetto di numerosi studi scientifici.
Perché un criceto mangia i cuccioli appena nati?
La femmina del criceto dopo aver partorito non mangia sempre i figli, ma considera che questo è un comportamento frequente. I motivi che inducono la neo mamma a questa condotta sono i seguenti:
mamma criceto si sente debole e mangia alcuni cuccioli per mettersi in forze;
mamma criceto vede i cuccioli indifesi, piccoli e deboli e pensa che non possano sopravvivere;
i cuccioli sono nati con anomalie fisiche e mamma criceto decide che solo gli esemplari forti debbano sopravvivere;
quando la cucciolata è numerosa mamma criceto, per evitare situazioni di stress, decide di uccidere 2-3 cricetini per essere all’altezza e accudirli al meglio;
anche la presenza del maschio nella gabbia può causare stress alla neo mamma che reagisce mangiando uno o più cuccioli;
quando uno dei cuccioli nasce in ritardo e lontano dal luogo del parto, mamma criceto non lo riconosce più come figlio suo e lo mangia.
Come evitare che il criceto mangi i suoi cuccioli dopo il parto
Evitare che mamma criceto mangi i cuccioli dopo il parto è impresa ardua; spesso infatti i padroni non riescono a impedirlo. Cosa puoi fare? Seguire questi semplici consigli; solo così ridurrai al minimo il rischio cannibalismo di mamma criceto. Ecco cosa devi fare:
immediatamente dopo il parto togli il papà dalla gabbia (come detto il maschio provoca stress);
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Santa
Il giornalismo è da sempre la mia più grande passione insieme al calcio e agli animali. Credo d’aver ciucciato tanto inchiostro e poco latte visto che, come il cincillà, sono intollerante al lattosio. Sono inoltre curiosa come una lontra, instancabile e paziente come una formica, operosa come un’ape e sognatrice come un castoro… ah, i miei avi saranno stati sicuramente panda altrimenti non si spiegano queste occhiaie. Sono iscritta all'albo dei giornalisti (elenco pubblicisti) dal 2006, sono laureata in Scienze della comunicazione Sociale, Istituzionale e Politica.