Dopo il caso Filippo Contri del Grande Fratello, Algida nel mirino degli animalisti per l’ultimo spot pubblicitario
Maltrattamenti di animali in primo piano. Le associazioni animaliste insorgono dopo il caso del Grande fratello, nel quale un concorrente, Filippo Contri ha ammesso di “aver preso a calci il cane quando ha sbagliato”, aggiungendo di avergli “tagliato anche le orecchie e la coda”.
Aidaa, Enpa e altre organizzazioni hanno ben ricordato che si tratta di due fatti passibili di reato maltrattamento animali. Il giovane concorrente è stato denunciato e dovrà ora rispondere alle autorità preposte.
Tuttavia, quello che emerge dal caso “grande fratello” è uno scenario che si estende al piccolo schermo e sicuramente al regno dei media. Infatti, molti programmi promossi in tv o sui canali youtube, mettono in scena azioni con maltrattamenti di animali.
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Sono ormai noti i programmi di sopravvivenza come l’Isola dei famosi, nei quali i concorrenti arrivano a catturare prede per mangiarle. In ultimo, una coppia cambogiana è stata denunciata per aver ucciso e mangiato animali appartenenti a specie protette. Lunico obiettivo è quello di attirare audience e “follower” (iscritti).
Esempi che promuovono la violenza nei riguardi degli animali. Non a caso, molti giovani emulano azioni di questo tipo, condividendo privatamente video di violenze perpetrate sugli animali.
Enpa, in un comunicato, ha anche evidenziato un altro caso di maltrattamento, registrato nell’ultimo spot pubblicitario del cornetto Algida.
“A un certo punto si vede un ragazzo che, per fare impressione su una giovin fanciulla, tira fuori dallo zaino un coniglietto bianco tenendolo per le orecchie”.
Scrive Enpa, denunciando che “anche in questo caso viene veicolato al pubblico un messaggio del tutto errato: prendere per le orecchie un coniglio è un vero e proprio maltrattamento, al pari di prendere a calci o a bastonate un cane”.
L’ente nazionale di protezione animali ha poi tenuto a precisare che “poco importa se, come sostengono alcuni in rete, che il coniglietto sia finto, o che sia un’immagine generata a computer (CGI)”.
Si tratta di un gesto trasmesso in tutto il mondo e che trasmette un messaggio errato. Per Enpa, lo spot di Algida è “diseducativo”.
Il coniglio è uno degli animali domestici più diffusi e viene dopo il cane e il gatto.
“Tirare su dalle orecchie un coniglio gli provoca molto dolore essendo uno dei punti i più sensibili, una zona ricca di vasi sanguigni e terminazioni nervose e oltre al dolore, ovviamente, c’è anche il rischio di danneggiarli”.
Tra le varie critiche, anche quella di un veterinario che ha denunciato quanto sia pericoloso sollevare un coniglio dalle orecchie. Il piccolo animale potrebbe dimenarsi, arrivando anche a fratturarsi la spina dorsale.
Enpa ha lanciato una petizione sulla piattaforma change.org Anche io so farti compagnia per tutelare i diritti del coniglio come animale da compagnia.
C.D.
Ecco lo spot sotto accusa
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