Le tartarughe possono ammalarsi anche subito dopo il risveglio dal loro letargo. Vediamo insieme quali sono le malattie post letargo della tartaruga.
È risaputo che nei mesi di ottobre e novembre le tartarughe iniziano il loro percorso verso il letargo, in quanto il loro metabolismo dipende dal calore del sole e nei mesi freddi non riescono a reggere le loro attività fisiologiche.
Per questo motivo il letargo delle tartarughe dura fino all’inizio della primavera, infatti nei mesi di marzo e aprile questi rettili iniziano ad alimentarsi e ad attivarsi.
Ma anche dopo il risveglio dal letargo la tartaruga potrebbe ammalarsi. Vediamo insieme allora quali sono le patologie più frequenti dopo il risveglio delle tartarughe.
Solitamente le malattie post letargo della tartaruga si presentano se le condizioni del rettile, nel momento in cui è andato in letargo, non erano ottimali. Le patologie a cui potrebbe andare incontro la tartaruga una volta svegliata dal letargo sono le seguenti.
Nel momento in cui la tartaruga si sveglia dal letargo e non vuole alimentarsi, soffre di anoressia. Le cause di questa patologia sono:
In questo caso è necessario contattare il veterinario.
La stomatite necrotica consiste in un’infezione del cavo orale della tartaruga. Questa patologia è principalmente causata dalla presenza di residui di cibo nella bocca del rettile durante il suo letargo. I sintomi di questa malattia, oltre all’inappetenza della tartaruga sono:
Inoltre queste ultime potrebbero anche presentarsi sulla trachea, esofago e laringe.
Come detto in precedenza se la tartaruga non è nelle migliori condizioni nel periodo del letargo potrebbe risvegliarsi e ammalarsi. Infatti nel caso in cui durante il letargo del rettile le temperature si abbassano e l’animale non è riparato nel modo giusto, potrebbe risvegliarsi e manifestare lesioni da freddo.
Queste ultime colpiscono principalmente il sistema nervoso della tartaruga: paralisi degli arti e paralisi facciale. Ma possono colpire anche la vista portando la tartaruga alla cecità. In alcuni casi il rettile può riprendersi con il tempo, in altri è opportuno contattare il veterinario per un’adeguata prognosi.
Oltre alle lesioni da freddo il vostro amato rettile potrebbe anche soffrire di lesioni cutanee che possono interessare vari parti del corpo, anche la corazza della tartaruga. Solitamente queste lesioni vengono provocate da qualche altro animale, come gli insetti.
L’RNS più conosciuta come sindrome del naso che cola, consiste in un’infezione dell’apparato respiratorio della tartaruga. Questa sindrome è accompagnata molto spesso anche da un’infiammazione della congiuntiva oculare. I sintomi principali del RNS sono:
La principale causa della sindrome del naso che cola sono l’errata temperatura durante il letargo della tartaruga. È consigliabile allontanare dagli altri animali la tartaruga che presenta l’RNS, in quanto quest’ultima è contagiosa.
Al risveglio dal letargo alcune tartarughe possono presentare un colorito giallo verdastro, chiamato ittero. Nel caso in cui dopo che il rettile ha ripreso a nutrirsi e l’ittero è ancora presente, è consigliabile portare la tartaruga dal veterinario, in quanto potrebbe avere problemi epatici. Nel caso in cui la vostra tartaruga presenta un edema palpebrale agli occhi, significa che soffre di carenza di vitamina A.
La prima cosa da fare quando il rettile si sveglia dal letargo è reidratare l’animale per almeno 24-48 ore, quindi bisogna lasciare alla tartaruga una ciotola d‘acqua fresca e pulita.
Inoltre è consigliabile fare un bel bagno d’acqua tiepida all’animale, in modo tale che quest’ultimo beva e stimoli il rilascio delle tossine grazie alla defecazione.
Ricordate che le tartarughe iniziano a mangiare dopo una settimana dal loro risveglio dal letargo. Nel caso in cui il vostro rettile oltre questa settimana continui a non alimentarsi o a non bere sarà necessario portarlo dal veterinario.
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