Malattia delle Isole Aleutine nel furetto: un virus che colpisce visoni e furetti. Vediamo quali le cause, i sintomi e il trattamento.
La Malattia delle Isole Aleutine ha origine negli allevamenti di visoni della Nuova Zelanda, ma con il trasporto all’estero degli animali si è in poco tempo, diffusa in America e anche nel nord Europa.
Al momento, in Italia, i casi sono di meno, anche se proseguendo con le importazioni di visoni e furetti malati, si rischia anche qui la diffusione.
Cerchiamo, quindi di capire quali le cause, i sintomi e come curare la Malattia delle Isole Aleutine nel furetto.
La Malattia delle isole Aleutine fu scoperta inizialmente nei visoni e solo successivamente nel furetto domestico.
Si tratta di una patologia provocata da un virus (per tale motivo infettiva) a decorso cronico (lento).
Esistono diverse “forme” di questo virus, ma solitamente non sono particolarmente contagiose, nemmeno tra furetti che vivono insieme per mesi.
Inoltre, la patologia non è assolutamente trasmissibile o pericolosa per l’uomo.
Generalmente, la trasmissione avviene sia tramite contatto diretto (quindi contatto fra un paziente malato e uno sano) che indiretto (tramite oggetti contaminati), ma esiste anche una modalità di trasmissione verticale da madre a cuccioli.
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Nella maggior parte dei casi i furetti affetti da questa patologia non sviluppano sintomi. Solo una piccola parte dei furetti positivi al virus sviluppano i segnali.
I sintomi che si possono individuare nel furetto sono:
Come è possibile notare non si tratta di sintomi specifici, quindi per avere una diagnosi corretta, è necessario eseguire degli esami del sangue.
Da tenere presente che il periodo di incubazione è molto variabile, può arrivare anche a sei mesi.
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Per poter eseguire una diagnosi precisa, il furetto dovrà essere sottoposto a visita e a degli esami specifici.
Esiste, infatti, un test sierologico studiato per i visoni che può essere utilizzato anche nel furetto.
Una volta sottoposto il furetto al test, la sola presenza di anticorpi positivi, senza sintomi non comporterà per forza di cose una terapia.
Se l’animale non sviluppa la malattia, non vi è alcun bisogno di intervenire, ma è bene allontanare il furetto dagli altri esemplari, poiché se dovesse svilupparla, potrebbe contagiare il resto degli animali.
Per questa malattia, ad oggi non esiste una cura ma il veterinario cercherà di alleviare i sintomi, con l’utilizzo di antibiotici e cortisonici.
Purtroppo, nel momento in cui la malattia si manifesta, è rapidamente evolutiva e la morte arriverà in breve tempo.
Attualmente non ci sono vaccini efficaci per proteggere il furetto da questa malattia.
Tuttavia, nemmeno conviene vaccinare il furetto domestico, a meno che non si viva in determinate aree, dove il virus è attivo.
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