Lupi in Italia: il servizio delle Iene fa discutere e divide il pubblico

Sono intorno a noi ma quanto sono pericolosi? Tutto quello che c’è da sapere sull’allarme lupi e come si pensa di gestirlo.

Lupi in un bosco
Allarme lupi in Italia: il problema è reale e se ne parla nel video de Le Iene (Foto Canva-amoreaquattrozampe.it)

Non è necessario recarsi in alta montagna o nei luoghi boschivi per incontrarne uno poiché fatti di cronaca recenti ci dimostrano che questi animali possono anche invadere le nostre abitazioni, non ultima la vicenda in Salento. Ma allora è opportuno parlare di allarme lupi in Italia? Il servizio del programma Le Iene approfondisce un argomento che riguarda tutti e ipotizza come gestire un problema che si fa sempre più vicino.

Allarme lupi in Italia: i fatti recenti nel video del Le Iene

I primi a farne le spese sono stati gli animali da allevamento (vitelli, oche e perfino il pony della Presidente Ursula von der Leyen) e in seguito anche quelli di compagnia, eppure si teme ora per la salute anche di noi umani e in particolare dei più piccoli.

Lupo bianco
Allarme lupi: attaccano animali e umani (Foto Canva-amoreaquattrozampe.it)

Fatti di cronaca recenti infatti riferiscono di attacchi da parte di esemplari femminili ai danni di un bambino di 4 anni a Roma e di un altro in Liguria. Il primo è stato trascinato in un luogo più scuro del parco e salvato da alcuni ragazzi che erano sul posto, ricavandone dei graffi ma soprattutto tanta paura e traumi.

Ma come mai i lupi hanno iniziato a invadere le nostre città e perfino la proprietà privata come a Lecce, dove a farne le spese è stato un povero cagnolino, Spillo, un esemplare di Jack Russel, il cui padrone Oronzo ora è terrorizzato tanto da, come racconta lui stesso, non riuscire neppure a dormire?

D’altra parte si parla di circa 3500 esemplari di lupi presenti sul nostro territorio che, in base alla Legge n.157 dell’11 febbraio 1992, sono tutelati come specie protetta.

Perché i lupi arrivano nelle città e quali danni provocano

Il tecnico della fauna, Duccio Berzi, ha dato una spiegazione: in effetti non è improprio parlare di ‘allarme lupi’ in quanto è assolutamente vero che il lupo ormai non ha alcun timore nell’oltrepassare i confini delle città, introducendosi anche nei cortili delle abitazioni private.

Ciò è successo a causa dell’assenza di cibo: è dunque la fame che li porta ad avvicinarsi ai centri abitati, divenendo degli scomodi e pericolosi ‘vicini di casa’. Infatti le autorità e i cittadini sono del tutto impreparati a gestire una situazione come questa, nella quale pare che nulla possa fermarli.

Perfino vitelli di 5 quintali, pecore e alpaca non sono riusciti a sfuggire a questi attacchi, come raccontano alcuni allevatori intervistati dalla iena Matteo Viviani. Oltre al dispiacere umano subentrano anche gli interessi economici e i danni che perdite del genere apportano ai proprietari (che vengono spesso risarciti con cifre insufficienti a coprire l’intero importo della perdita).

E anche l’iter del risarcimento non è affatto semplice né immediato, in quanto si dovrà attendere l’arrivo di un esperto della Asl, a spese del danneggiato, che dovrà accertare che si è trattato di un attacco da parte di un lupo, oltre alle spese per lo smaltimento delle carcasse degli animali attaccati e morti nell’incontro col lupo.

E i danni morali agli animali? Dopo aver visto i loro compagni attaccati è molto probabile che le ripercussioni psicologiche sugli animali restanti cambino completamente le loro abitudini e il loro comportamento: la paura impedirà loro di riposare bene, di mangiare e di svilupparsi correttamente.

Se vuoi saperne di più, leggi il nostro approfondimento sul tema >>> Lupi e orsi ristabiliscono l’equilibrio della natura: un esempio da seguire

Allarme lupi in Italia: come possiamo difenderci?

Le recinzioni elettrificate, che un tempo servivano solo a non far uscire le mucche dal recinto, risultano inefficaci in caso di invasione di lupi, poiché questi ultimi sono in grado di saltarle senza troppa difficoltà. Inoltre gli ettari di terra sono spesso troppi per poterli effettivamente recintare. I dissuasori installati dalla Regione non sono il metodo definitivo per tenere lontani questi animali.

Lupo arrabbiato
Allarme lupi in Italia: attaccano anche nelle nostre città (Foto Canva-amoreaquattrozampe.it)

Forse la soluzione più efficace finora adottata è un collare per le pecore, che emana feromoni di lupo della durata di 6 mesi: in questo modo l’animale in questione crede che su quel territorio vi sia già un suo simile e si allontana. In questo modo si è verificata una diminuzione degli attacchi di circa il 60-70% ma solo se l’80% circa delle bestie lo indossa, per far sì che l’odore emanato sia ben percepibile al predatore.

Non ci si augura il via per una caccia al lupo ma di sicuro un abbassamento dello status di ‘protezione’ di cui attualmente gode la specie e l’adozione di misure di protezione più efficaci, catturandoli con trappole apposite e collari GPS da far indossare all’animale dopo averlo sedato e che mostra i suoi spostamenti.

Francesca Ciardiello

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