Lumaca Planorbis planorbis: la lumaca onnipresente più utile che dannosa: vediamo quali le caratteristiche, l’habitat e l’alimentazione.
Una lumachina pacifica ed innocua, sempre intenta a ripulire foglie e vetri dalle patine algali presenti. Molto attiva sia di giorno che di notte. Appartiene alla famiglia Planorbidae ed è una specie del genere Planorbis, spesso chiamata unicamente ‘planorbis’.
Esistono belle varietà ornamentali, rosse, rosa, blu, molto ricercate, d’altra parte, la varietà marroncina di solito appare come infestante e indesiderata, essendo in grado di moltiplicarsi fino a formare grandi popolazioni, ed essendo considerata dannosa dalla maggior parte degli acquariofili.
Spesso, però, viene introdotta involontariamente nei nostri acquari al momento dell’acquisto di nuove piante, le uova di questa piccola lumaca sono infatti trasparenti e difficilmente individuabili.
La lumaca planorbis planorbis è una piccola lumaca, dal corpo molle e piede mobile di ridotte dimensioni a seconda della zona di provenienza, la colorazione varia dal marrone, grigio scuro, rosa, rosso e addirittura blu. Un guscio sinistroso discoidale quasi trasparente e misura circa 4 / 5 spire e un’altezza di 3.5 mm, negli esemplari già adulti.
Il suo involucro risulta essere pieno per la metà in quanto nell’altra metà immagazzina l‘aria che le serve. La bolla d’aria, oltre alla funzione respiratoria, può essere utilizzata anche con funzione di galleggiamento.
La lumaca Planorbis appartenendo al gruppo dei Polmonati, è sprovvista di branchie e assimila l’ossigeno attraverso la superficie interna del loro mantello, dove la maggior parte delle specie porta una bolla d’aria, che deve essere rinnovata periodicamente.
I Polmonati, sono lumache che si sono evolute da lumache terrestri che sono tornate nell’ambiente acquatico. Ma nonostante la lumaca Planorbis sia acquatica, respira comunque aria, per cui necessita di tornare in superficie di tanto in tanto. Per questo motivo può sopravvivere anche in acqua stagnante, povera di ossigeno.
Inoltre un’altra caratteristica è che possiede l’emoglobina nella loro emolinfa, che dà una bella colorazione rossa agli individui albini. Infine come gli altri Polmonati, non possiede opercolo (conchiglia di dimensioni inferiori ai 3 cm, senza strisce e/o disegni colorati).
Questa lumachina Planorbis planorbis può vivere anche in spazi ridotti paradossalmente come un bicchiere d’acqua, ma predilige habitat come: pozze, acquitrini, ruscelli dove riesce a nutrirsi di detriti vegetali ed alghe. Non è per niente difficile vederle, in quanto presenti in gran parte dell’Europa, in Nord Africa, Asia Minore e Asia nord-occidentale.
In Italia è presente ad esempio nel Parco Lame del Sesia e Riserve si può trovare la lumaca Planorbis che ha una conchiglia con avvolgimento a spirale piana. In acquario, il suo arrivo è casuale, in quanto si nasconde tra le piante che vengono introdotte nella vasca.
Spesso viene anche accusata di mangiarsele e si tende ad eliminarla appena si nota qualche piantina deturpata. Una colpa non sempre giusta, in quanto le foglie delle piante possono risultare bucate per qualche carenza nutritiva della pianta o per il comportamento dei pesci, ce ne sono molti che possono bucare e mangiare le foglie o loro parti.
Chi invece rende vittima questa lumachina Planorbis planorbis è la Melanoides. Laddove dovessero essere presenti entrambe nell’acquario, si noterà una grande diminuzione di planorbis in quanto la Melanoides tende ad eliminarla avendo la meglio su di essa. Essendo le prime, vivipare, fanno razzia delle uova delle seconde, ovipare.
È importante anche evitare l’abbinamento a grossi Ciclidi e a pesci notoriamente ghiotti di lumache come ad esempio Badis badis, i pesci palla del Genere Tetraodon e i Cobitidi dei Generi Botia e Chromobotia. Proprio in merito alla riproduzione le uova della lumaca Planorbis, vengono deposte in grappoli trasparenti su piante, rocce ed altri oggetti. La schiusa avviene tra i 6/10 giorni nascono piccoli già formati e capaci di alimentarsi.
La lumaca Planorbis e una specie onnivora, risulta essere molto utile negli acquari, in quanto si nutre di alghe, di foglie in marcescenza, di detriti ed avanzi di cibo che trova sul fondale e talvolta anche di animali morti. Ciò che è sicuro è che non sarà necessario introdurre alimenti specifici per le Planorbis e nemmeno in quanto è in grado, come abbiamo precedentemente specificato, di procurarselo da sé 4.
Bisogna però, fare attenzione a non introdurne un numero eccessivo o comunque evitare una eccessiva proliferazione delle Planorbis. Questa sovrappopolazione accade maggiormente in vasche gestite non al meglio e/o con carico organico eccessivo potrebbero moltiplicarsi in modo problematico e incontrollabile.
Per risolvere questo tipo di problema basterà somministrate meno mangime, non eccedete nel numero di pesci, sifonare ogni tanto il fondale e nel giro di qualche settimana diminuiranno gli esemplari non riuscendosi a nutrire.
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Raffaella Lauretta
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