Per alcuni sono addirittura sinonimi, ma lumaca e chiocciola sono due animali distinti: ecco tutte le differenze sostanziali tra le due.
In molti preferiscono semplificare anziché andare nel dettaglio, quindi la lumaca e la chiocciola possono anche essere la stessa cosa. Ma non è così! Come vedremo in seguito si tratta di due animali distinti, ciascuno con le sue caratteristiche. Quindi andiamo a scoprire cosa hanno in comune questi due molluschi, entrambi piuttosto comuni da trovare anche nelle nostre zone. E soprattutto facciamo caso alle differenze nel loro aspetto fisico, così potremo distinguerle senza troppe difficoltà. Partiamo da una breve descrizione di ciascuna delle due e poi passiamo al raffronto.
La lumaca è un mollusco gasteropode terrestre, privo di conchiglia, che generalmente serve da riparo. Ciò vuol dire che i suoi organi interni non sono protetti da un guscio esterno. La lumaca stessa, per ripararsi dal sole, deve necessariamente trovare dei rifugi in natura, in modo tale da non essere arse vive: alcune preferiscono sassi, altre invece foglie o erba. Nella lingua comune il termine ‘lumaca’ serve anche a connotare degli esemplari marini. Sebbene siano sinonimo la differenza sostanziale è ella conchiglia esterna che, nel caso della lumaca, è nel mantello più duro e rigido.
Dal latino ‘limax’, questo mollusco è caratterizzato quindi da un corpo strisciante e… viscido appunto! Non a caso preferisce le zone umide, dove può scivolare più facilmente. Preferiscono generalmente uscire la notte ma non è raro vederle anche durante le ore luminose del giorno, soprattutto dopo qualche temporale abbondante. La sua presenza nelle campagne è sostanzialmente dannosa poiché questi molluschi, per mantenere il loro corpo sempre umido e scivolare meglio sulle superfici, secernono una particolare sostanza. Quest’ultima è anche un’ottima arma verso i nemici esterni.
Il tipico segno molto diffuso nel mondo del Web prende sicuramente spunto dalla caratteristica principale di questi molluschi, ovvero la conchiglia che li ricopre. La sua etimologia deriva sempre dal latino, col termine ‘clocèa’. La loro conchiglia è visibile e molto ben strutturata, ben distinguibile ad occhio nudo insomma. Ma a cosa serve questa bella copertura esterna? Non ha naturalmente solo una funzione estetica, ma soprattutto di protezione e rifugio dai pericoli esterni. E’ come se fosse una sorta di casa, sempre disponibile, in cui la chiocciola può entrare ogni volta che ne sente la necessità: per riposare, per entrare in letargo oppure quando le temperature esterne non le consentono di ‘uscire allo scoperto’.
Si dividono in diverse specie, che arrivano a sfiorare quasi i quattromila esemplari. Preferisce i luoghi umidi e ombrosi e si nutre di vegetali. E’ un mollusco ermafrodito e oviparo, poiché produce gameti sia di tipo maschile sia di tipo femminile. Sotto la conchiglia a elica sono nascosti gli organi vitali. Ma come si forma questa conchiglia? Provvede lo stesso mollusco a costruirsene una, producendo una sostanza detta appunto ‘conchiolina’.
Nella lingua di uso comune magari sarà più semplice sentire frasi del tipo: ‘Essere lenti come una lumaca’ piuttosto che ‘come una chiocciola’, ma il punto sostanziale non cambia. Infatti entrambe sono note per la loro lentezza nei movimenti. Quindi elencandoli brevemente si potrà dire che i due molluschi hanno in comune:
Sembra banale specificarlo ulteriormente ma la differenza sostanziale tra i due molluschi è la presenza (o l’assenza) del guscio esterno, ovvero della conchiglia, ma fermarsi ad una prima occhiata esteriore potrebbe essere un errore, poiché questo rivestimento, creato dalla stessa chiocciola, è in realtà un’arma fondamentale per la sua salute. Infatti non si tratta solo di uno scudo verso i pericoli e gli attacchi esterni, ma soprattutto di una difesa anche dagli agenti atmosferici. La conchiglia infatti riduce anche la perdita di acqua che avviene attraverso l’evaporazione.
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F.C.
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