Le hanno dato un nome, dopo che nel 2016, ha iniziato a farsi notare nel paese di San Sebastiano dei Marsi, frazione di Bisegna in provincia dell’Aquila, a ridosso del Parco nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise.
L’orsa di nome Amarena, è una giovane esemplare, che è ormai nota nei paeselli della Marsica. Amarena è stata più volte avvistata alla ricerca di cibo e recentemente, nel mese di giugno è ricomparsa a San Sebastiano dei Marsi. L’esemplare era evidentemente dimagrito, tanto che hanno sottolineato gli studiosi che la monitorano, per la magrezza, Amarena ha perso il suo radiocollare. Un cittadino ha pensato di allontanarla sparandole dei colpi con un fucile di aria compressa. Un gesto che ha sollevato ovviamente indignazione. Al fine di tutelarla, il Sindaco di Bisegna ha così emesso nel mese di luglio un’ordinanza con la quale il Comune ha vietato di toccare Amarena, ma anche di inseguirla o spararle.
“Divieto di inseguire la fauna selvatica e in particolare gli orsi nei centri abitati, anche con automobili ed altri mezzi, al fine di garantire la pubblica incolumità; mantenere la distanza di sicurezza e di attenersi scrupolosamente alle raccomandazioni e direttive impartite dagli operatori di pubblica sicurezza. L’assoluto divieto di utilizzo di petardi, armi e/o strumenti similari di qualsiasi genere a scopo dissuasivo onde evitare il disorientamento dell’orso, con pericolose fughe non controllate per le vie del centro abitato”, è indicato nell’ordinanza destinata sia ai cittadini che ai guardia parco.
La convivenza con le specie selvatiche
Una posizione davvero diversa rispetto a quella del Governatore del Trentino Ugo Rossi dove dal 2015 sono stati abbattute ben due orse. La prima nel 2015, Daniza che aveva due cuccioli, sarebbe morta per una dose troppo elevata di narcotizzante; la seconda orsa, K2 è stata volutamente abbattuta lo scorso 13 agosto, perché ritenuta aggressiva. Sul caso, la Procura ha anche avviato un’indagine, con ipotesi di reato di uccisione di animali senza necessita, dopo la relazione delle Guardie Forestali, che hanno spiegato le motivazioni per cui K2 è stata uccisa e non catturata. La vicenda che ha tenuto in sospeso l’opinione pubblica ha ovviamente sollevato lo sdegno delle associazioni che fin dall’inizio avevano tentato di tutelare k2 senza riuscirci. Le associazioni di protezione animali hanno pertanto presentato delle denunce per fare chiarezza e rendere giustizia a k2, ingiustamente abbattuta.
Tornando ad Amarena, la giovane orsa di San Sebastiano pare invece aver conquistato la simpatia dei cittadini che in molti si divertono al filmare per le strade della piccola frazione. Dal mese di giugno ad agosto, Amarena grazie alle sue incursioni ha ripreso un po’ di peso. Nell’ultimo avvistamento, Amarena è piombata in paese durante una festa del patrono il 20 agosto, seminando un po’ il panico tra i residenti. I quotidiano locali hanno diramato il video che ritrae Amarena mentre cerca di fuggire in mezzo alle stradine della frazione.
Si può notare chiaramente, quanto l’orsa pur avendo ormai preso dimestichezza con il centro urbano, tra reti e scale, sia in realtà spaventata e cerca una via di fuga ma in nessun caso sembra essere aggressiva con le persone. In un video del mese di luglio, Amarena è vista stata vista scavalcare la recinzione di un giardino e scappare via in mezzo alla strade mentre alcuni cani abbaiando le sono andati appresso. Anche in questo caso, l’orsa non ha accennato ad aggressività.
Avvistamenti di Amarena e la simpatia degli utenti
Ecco perché non può che cogliere la simpatia e conquistare l’animo di chi rispetta queste creature. Basta farsi un giro sui social per vedere quante persone si siano già appassionate all’orsa: i video di Amarena, condivisi da alcune pagine come Movimento Animalista Abruzzo o Fotografando semplicemente la montagna raccolgono centinaia di condivisioni accompagnati da commenti di sostegno per l’orsa. “Senza fare polemica qui siamo in ABRUZZO e il Trentino ha ancora TANTO da imparare”, scrive il Movimento Animalista Abruzzo, pubblicando il video di Amarena tra i vicoli durante la festa del paese.
La storia di Amarena ci ricorda quella di Pedals, il bellissimo esemplare che nel New Jersey, negli Stati Uniti era stato amato dai residenti di un quartiere. L’esemplare che aveva perso un arto anteriore, camminava in piedi e si aggirava per i giardini residenziali in cerca di cibo. Per questo fu chiamato “Pedals” e venne creata una pagina facebook sulla quale i cittadini condividevano i suoi avvistamenti. Ma se da una parte c’è chi li ama, dall’altra c’è chi aveva giurato di uccidere Pedals e così è stato nel 2016. Dopo tre anni di convivenza serena e la condivisioni di immagini allegre, i cacciatori sono riusciti ad abbatterlo, provocando una tristezza infinita in chi aveva sempre rispettato l’animale.
Il caso di Amarena e del Sindaco che la sta tutelando è un esempio di civiltà come per la vicenda di Vagli, dove il sindaco ha difeso un cinghiale che avevano condannato a morte perché nei pressi del lago, aveva mangiato degli ortaggi in un orto abusivo.
La convivenza è possibile, rispettando gli spazi e soprattutto la natura dell’animale. Storie ben diverse dall’esempio del Trentino dove non solo K2 è stata condannata a morte ma anche ingiustamente, visto che era stata la vittima dell’aggressione ad avere infastidito l’orsa cacciandola con un bastone.
Tutti noi stiamo con la simpatica Amarena, sperando che continueranno a circolare in rete le sue peripezie attraverso i borghi.
C.D
Orsa Amarena alla festa di San Sebastiano dei Marsi
Avvistamento di Amarena nel mese di giugno mentre si cibava di ciliege
Avvistamento a luglio