Loris Lento come animale domestico: cosa sapere prima di adottarlo

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By Francesca Ciardiello

Non solo Cani e Gatti

Non lasciamoci ingannare dai loro occhioni: ci sono tante cosa da sapere prima di adottare un Loris Lento come animale domestico, e forse cambierete idea.

Loris Lento come animale domestico
Loris Lento come animale domestico: perché non è una buona idea (Foto AdobeStock)

Dopo il film ‘Madagascar’ è assolutamente impossibile non restare affascinati da questo primate dagli occhi dolci e il uso spiritoso. Purtroppo però la realtà, come spesso accade, è ben diversa da quella che si vede nei film. Il caso più eclatante è proprio per coloro che scelgono il Loris Lento come animale domestico. Sull’aspetto fisico nulla da dire: il problema sta nei rischi che la presenza di questo animale comporta . e’ importante quindi, prima di accoglierne uno in casa come se fosse un cane o un gatto, raccogliere su di lui quante più informazioni possibili. Potremo restare sorpresi dai rischi che potremmo correre avendone uno in casa. Ecco tutto quello che c’è da sapere.

Cosa sapere sul Loris Lento (veleno compreso)

Primate
Primate su albero (Foto Flickr )

Il Loris Lento della Sonda ha un nome scientifico quasi impronunciabile: Nycticebus coucang. Il primate è diventato famoso di certo grazie al film animato ‘Madagascar’, che ne ha fatto una riproduzione a cartone animato piuttosto fedele. Appartiene alla famiglia dei Lorisidi e abita le terre della Sonda, così come è indicato dal nome, ma anche in Malesia, Thailandia, Indocina e Birmania. In generale ama vivere nel verde delle foreste pluviali: già questo potrebbe farci capire che un appartamento in città non è propriamente un habitat ideale per questo animale.

Il suo musetto dolce è spesso circondato da una specie di banda che cerchia orecchie e mascherina facciale. Ma quali sono i ‘lati negativi’ di questo primate? Il fatto che, quando si sente attaccato o in pericolo, tende ad attaccare e lo fa mordendo l’avversario. Il suo morso velenoso rilascia tossine che non provengono dalla bocca, bensì sono prodotte dalle ghiandole dell’incavo dei gomiti e da qui portate alla bocca. Ma non si tratta di un animale aggressivo: lo fa solo se lui o i suoi piccoli sono in pericolo!

Il suo pelo è corto e morbido, con un colore che va dal marroncino al grigio fino alle sfumature di rossiccio. Ovviamente il colore cambia in base alla zona del corpo. La coda sembra non averla e ha un’unghia sulla zampa posteriore che usa per la pulizia del suo corpo (o grooming). Gli occhi sono sicuramente molto grandi rispetto al resto del viso e quindi appaiono molto evidenti. Anche le orecchie sembrano piccole e spuntano ai lati della testa.

Quanto costa un Loris Lento?

Per chi volesse acquistarne uno c’è una brutta notizia: i Loris lento non dovrebbero essere messi in commercio, poiché è illegale. Inoltre capiremo in seguito perché averne uno in casa lo costringerebbe ad una vita limitata e triste. Nel commercio illecito naturalmente si trovano anche questi primati, ma comprarlo è assolutamente una cattiva idea.

Loris Lento come animale domestico: il comportamento

Loris Lento come animale domestico
Loris Lento come animale domestico: capirlo meglio per ‘evitarlo’ (Foto AdobeStock)

Dato che non si tratta di un gatto o un cane non sarà semplicissimo capire il linguaggio del suo corpo (Leggi qui: Linguaggio del corpo dei cani: le cose adorabili che vogliono dirci), così come accade nel caso di animali domestici più comuni. Il corpo di questo primate ha un grande vantaggio: quello di avere un alto numero di vertebre dorsali. Ciò gli consente di ruotare il busto in maniera esagerata!

Se ci è capitato di toccarne uno, potremmo aver notato che accarezzandolo alza le braccia: sebbene sembri che gli piaccia farsi fare il solletico, in realtà è esattamente il contrario. Alzando i gomiti infatti aumenta la produzione del veleno, di cui abbiamo accennato in precedenza. Si potrebbe spaventare al punto di mordere. Per questo una pratica, simile ad una barbarie, li vede privi di denti poiché sono spesso sottoposti ad estrazioni dentali di questo tipo. Esse sono praticate senza alcuna anestesia e con delle tenaglie: un metodo davvero inumano (Leggi qui: L’atroce verità sui Loris Lento: ecco cosa devono subire per un selfie). Il tutto per rendere i loro morsi innocui. Inoltre un’alimentazione sbagliata, così diversa da quella a base di insetti cui sono abituati, rischierebbe di condannarli all’obesità e a disfunzioni organiche.

La vita media di un Loris

Primate
Loris Lento (Foto AdobeStock)

Dopo una gestazione relativamente breve, di circa 6 mesi, nasce solitamente un solo esemplare di cucciolo di Loris. Sebbene lo svezzamento avvenga intorno agli 8 mesi di vita, solitamente si allontanano dai genitori solo alla maturità sessuale (intorno all’anno e mezzo). La vita media di questo primate si aggira intorno a una decina di anni, ma in condizioni di vita non favorevoli. Se lasciati vivere in cattività essi possono arrivare a superare i 25 anni di vita.

I loro ‘poteri magici’

Dato che si tratta di animali notturni che amano stare soli, probabilmente su di loro è stato fantasticato molto. Molte sono le leggende su questo animale, come ad esempio il fatto che vederne uno sia un premonizione di qualcosa di buono che sta per accadere. Viceversa alcuni popoli credono esattamente il contrario, e cioè che portano sventure: prendiamo l’esempio delle popolazioni a Giava dove questi animali, detti ‘Muka’ (tradotto come: ‘faccia’), sono annunciatori di malattie, morti e disgrazie. Forse i loro occhi grandi e tristi hanno suggerito questa idea.

Il traffico illegale: l’azione della Iar

Prima di concludere è importante trattare brevemente il traffico illegale che si fa di questi Loris Lento. A parte il fatto di costringerli alla vita domestica, che già di per sé rappresenta una condizione inumana per questi primati, c’è da specificare che il trasporto di questi avviene spesso in gabbie strette, senza né acqua né cibo. Il viaggio spesso si fa in compagnia di cadaveri dei Loris che non ce l’hanno fatta e che rischiano di imputridirsi, provocando infezioni e malattie. Per questo da anni la Iar (International Animal Rescue) sta portando avanti una lotta contro il traffico illegale di questi animali. Inoltre si cerca di fornire quante più informazioni possibili su questi animali che, sottratti ai loro habitat naturali nel sud-est asiatico, sono ormai a rischio di estinzione.

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F.C.

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