L’orbettino, noto come la “lucertola di vetro” per la lucentezza delle squame del corpo. Vediamo le caratteristiche, l’habitat e l’alimentazione.
L’orbettino è una specie rigorosamente protetta e in Italia non può essere tenuta in cattività. Molto spesso viene per errore ritenuto un Serpente, si tratta invece di un sauro assolutamente innocuo.
Infatti contrariamente ai serpenti, l’orbettino possiede piccole scaglie disposte uniformemente su tutto il ventre. L’orbettino si differenzia dai serpenti anche per il fatto che possiede degli occhi dotati di palpebre, mentre in questi ultimi sono ricoperti da due scaglie trasparenti fisse.
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Il corpo dell’orbettino ha una lunghezza che va dai 20 ai 40 cm e una coda molto lunga che rappresenta circa il 60% della lunghezza totale del corpo, che è di forma cilindrica, con testa e coda indistinte dal tronco come nei serpenti. È rivestito completamente da squame che danno alla pelle un aspetto lucido e liscio.
La pelle solitamente ha una colorazione argentata, ma ci sono anche esemplari marroni e color rame. La parte della pancia è dotata di placche ossee che lo aiutano nei movimenti e lo agevolano nelle operazioni di scavo nel terreno. Di questo animale è possibile distinguere le femmine perché le femmine hanno una striscia scura sui fianchi e lungo le vertebre.
Mente i piccoli hanno una colorazione più accesa, la pupilla rotonda e l’iride è color rame. È un animale territoriale e solitario difficilmente si allontana troppo dalla zona in cui si trovano le sue molte tane, mentre i piccoli è possibile vederli solo in gruppi.
Come il resto dei rettili a noi conosciuti, va in letargo trovando rifugio in una tana scavata nel terreno a novembre per poi uscire nuovamente nel mese di marzo. L’orbettino può vivere anche fino a cinquanta anni.
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L’orbettino è possibile vederlo in tutta l’Europa ad eccezione dell’Irlanda e dell’Islanda, mentre invece è presente in Italia persino nelle zone fredde ed invece è assente in Sardegna. Predilige le zone non troppo umide di paludi e rive, i luoghi in cui l’erba viene tagliata, i mucchi di sassi o lastre di pietra.
Ma ciò che è fondamentale e che in questi luoghi sia presente uno strato d’erba a tratti fitto, discontinuo ed esposto al sole. Nei luoghi in cui l’erba viene tagliata e quindi povera di rifugi, diventa importante la presenza di muri a secco, mucchi di sassi, assi o lastre di pietra.
È possibile vederlo anche nei pascoli estensivi, nei vigneti, tra i prati alti, ma ciò non toglie che non di rado è possibile trovarlo sulle strade e viottoli di campagna, sulle scarpate nei pressi di ferrovie e autostrade, ma anche zone ruderali delle stesse aree industriali, come attorno a capannoni o vicino a depositi di materiale.
Tutto questo perché è un animale molto abile nello scavare la terra e nell’attraversare il sottobosco tra foglie morte, erba e rametti. In merito alla riproduzione, l’orbettino diventa maturo sessualmente a circa 3 anni di vita e in questo periodo i maschi lottano tra di loro, mordendosi a vicenda sui fianchi.
Per difendersi dai morsi, i maschi si appiattiscono sul suolo in modo da mostrare all’avversario solo le parti del corpo più larghe come la schiena lasciando scoperti i fianchi. Questi animali ogni due anni si accoppiano nel periodo che va da aprile a giugno. Le femmine ovovivipare vivipare, successivamente all’accoppiamento hanno una gestazione che dura circa 3 mesi, dopodiché durante la notte generano da 4 a 22 piccoli.
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L’alimentazione principale dell’orbettino è composta da lumache, ma anche di piccoli mammiferi, uova di uccello, insetti e lombrichi. Dopo aver mangiato le lumache si pulisce dal muco strofinando il muso sulla terra.
Non avendo né i denti veleniferi né le mascelle snodabili dei serpenti non può ingoiare prede troppo grandi. Trascorre gran parte della giornata in buche scavate nel terreno o sotto qualche roccia, termoregolando la sua temperatura corporea con il calore rilasciato dalle cose riscaldate dal sole, ma non ha la necessità come i rettili di star molte ore al sole.
I principali pericoli per l’orbettino sono l’uomo, i gatti le galline e i fagiani. Ma come tutte le lucertole anche l’orbettino riesce ad auto amputarsi la coda (in autotomia) in caso di pericolo, riuscendo così a sfuggire ad eventuali predatori.
Raffaella Lauretta
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