Lo scorpione nero un esemplare da non temere in modo particolare. Conosciamo meglio le caratteristiche, l’habitat e l’alimentazione.
Lo scorpione nero o Euscorpius italicus è lo scorpione più grande presente in Italia, caratterizzato da un colore scuro e uniforme, che però può variare tra nero, marrone a seconda del suo stato di muta.
Questo animale non rappresenta alcun pericolo per l’uomo, essendo poco velenoso e poco incline all’aggressività. Solo quando si sente minacciato usa come arma principale le pinze delle chele mentre durante la caccia, per pungere prede grosse o pericolose, utilizza la coda.
Lo scorpione nero fa parte dell’ordine degli artropodi velenosi degli aracnidi, possiede il corpo di colore nero-marrone scuro mentre le chele e le zampe sono di una tonalità più chiara ma che tende molto di più al rossiccio. La coda è sottile con all’estremità il pungiglione tramite il quale l’animale inietta il veleno.
Le chele ben sviluppate, due pedipalpi (sono a forma di tenaglie e vengono usati dallo scorpione per afferrare le prede e per difendersi) e quattro paia di zampe. Il corpo è di forma allungata con un carapace (cefalotorace) fornito di due occhi mediani e 3-5 occhi laterali. L’addome, invece, possiede 12 segmenti distinti dove gli ultimi 5 costituiscono la coda e sempre nell’addome nella parte estrema è presente il telson, dove uno speciale bulbo contiene le ghiandole velenifere, iniettato da un aculeo curvo.
Inoltre sulla pancia, lo scorpione presenta due pettini, ovvero organi sensoriali, utili ad individuare i feromoni della propria specie, toccando il terreno. Per quanto riguarda il veleno, consiste in neurotossine composte da sodio, proteine e potassio che danneggiano il sistema nervoso e anche se non provoca danni seri, la puntura provoca gonfiore e un po’ di dolore.
Al mondo esistono circa 2000 specie diversi di scorpioni, distribuite soprattutto nelle praterie, savane e foreste pluviali. In Italia, dello scorpione nero, se ne avuta conferma della sua presenza nel versante mediterraneo della Liguria, ma molteplici sono stati anche gli avvistamenti nelle aree delle Ande e in Asia e non solo anche nei Balcani, in Russia, Turchia, Grecia.
Il suo habitat naturale e che maggiormente predilige sono: i campi erbosi e sotto le pietre nelle zone montuose, pietraie e legnaie, dove trova riparo in buchi, solchi e spaccature, abitazione nelle zone boschive e infine vecchie mura. Lo scorpione nero è un animale con una vita al quanto solitaria e i suoi pochi incontri avvengono solo ed esclusivamente a scopo riproduttivo.
La stagione degli amori ha inizio prettamente nei periodi relativi alla primavera o all’estate. Durante questi periodi sessualmente attivi, gli scorpioni maschi usano feromoni (segnali chimici) per cercare le femmine. Una volta che un maschio e una femmina si trovano e decidono di accoppiarsi, si impegnano in un complesso rituale di corteggiamento.
Il maschio afferra le chele della femmina e la trascina in un luogo adatto per depositare il suo spermatoforo o il pacchetto di sperma. Il corteggiamento e l’accoppiamento normalmente durano dai 2-3 ai 10-15 minuti, sono pochi i casi in cui la femmina tenta di sottrarsi o di pungere il maschio ma in ogni caso viene placcata dal maschio, il quale la penetra con il pungiglione avendo la meglio su di essa.
Smessa la danza, avvenuto l’accoppiamento la femmina procede con la gestazione che può durare più di un anno. Dopodiché darà nasceranno dai 20 ai 30 piccoli i quali subito dopo la nascita vengono aiutati dalla madre a salire sulla sua schiena. E solo dopo circa una settimana dalla nascita, quando avranno raggiunto un rivestimento cuticolare adeguato ed essere pronti a vita propria, scenderanno dalla schiena della madre.
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Lo scorpione nero è un predatore principalmente notturno quando è molto affamato va a caccia di qualsiasi tipo di preda diventando molto aggressivo e dinamico. Predilige maggiormente animali vivi ma in periodi di magra non disdegna le carcasse di animali morti, che scova durante il cammino verso le sue prede. L’alimentazione dello scorpione nero si basa fondamentalmente su: insetti, invertebrati e ragni, che come abbiamo precedentemente detto, si procura di notte.
Il metodo di caccia di questo aracnide è basato sull’utilizzo delle sue tenaglie, le quali risultano molto sensibili, tanto che al minimo impulso o fruscio che possano captare nell’ambiente, lo scorpione punge immediatamente per vedere se si tratta di qualcosa di commestibile o meno.
Una particolarità dello scorpione nero è che non può mangiare sostanze solide, perciò è costretto a distruggere la sua preda con le potenti mandibole, rendendola in poltiglia per poi ingoiarla con destinazione l’intestino. Esistono anche molti scorpioni capaci di sopravvivere senza mangiare per lungo tempo, poiché il loro metabolismo a riposo necessita di molta poca energia.
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