Listeriosi nel cincillà, è una pericolosa infezione batterica che attacca questo piccolo roditore. Vediamo le cause, i sintomi e la cura.
Quando si sceglie di adottare un animale diverso dal solito di cui si conosce ben poco, è importante per la salute e il benessere dell’animale domestico, cercare di raccogliere quante più informazioni.
Imparare a riconoscere i segnali di malessere che l’animale manifesta e intervenire tempestivamente in determinati casi, salva la vita del vostro amico a quattro zampe.
Nell’articolo di oggi, andremo a conoscere meglio un’infezione piuttosto pericoloso, si tratta della listeriosi nel cincillà. Vediamo quali le cause, i sintomi e il trattamento di questa malattia.
Causa della listeriosi nel cincillà
La listeriosi è una delle malattie più diffuse tra i cincillà che può provocare la morte sia nei cuccioli che tra gli adulti.
Si tratta di una patologia che riguarda, ad oggi, gli allevamenti
La causa della listeriosi è unica ed è legata alla presenza di un batterio gram-positivo, Listeria monocytogenes.
Questi batteri che si trovano nel suolo, nel mangime e nell’acqua. Come infatti, il cincillà, contrae la listeriosi per via oro-fecale.
Ciò vuol dire, che può essere infettato da feci dei roditori contagiati, ma anche a causa della scarsa igiene della gabbia e come dicevamo nei mangimi infetti.
Questi batteri, aggrediscono l’organismo del cincillà, ostruendo il cecale (grande sacca all’inizio dell’intestino crasso) e la barriera intestinale.
Poi si raggruppano e moltiplicano nel fegato dell’animale e si diffondono ad altri organi (l’utero, l’intestino, i polmoni e il cervello).
Inoltre, si tratta di un microrganismo zoonotico, il che significa che può diffondersi dagli animali all’uomo.
Sintomi
I segnali della presenza di listeriosi nel cincillà non sempre si manifestano.
In alcuni cincillà, come infatti non si palesano e muoiono all’improvviso, in altri invece i sintomi saranno presenti solo da uno a quattro giorni prima che si verifichi la morte.
I sintomi che si possono individuare sono:
- convulsioni;
- costipazione o diarrea nel cincillà;
- depressione;
- dolore addominale;
- inclinazione del collo o della testa contorta (torcicollo);
- letargia;
- orecchie cadenti;
- perdita del controllo dei movimenti corporei (atassia);
- perdita di appetito;
- perdita di peso;
- problema respiratorio;
- prolasso rettale;
- rifiuto di bere acqua.
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Diagnosi e trattamento della listeriosi nel cincillà
Per poter diagnosticare la listeriosi nel cincillà, il veterinario prescriverà gli esami del sangue, che lo aiuteranno a identificare i batteri esatti.
L’antibiogramma è fondamentale, poiché non tutti gli antibiotici sono in grado di sradicare l’infezione nel cincillà.
Una volta che il laboratorio ha restituito i risultati che mostrano L. monocytogenes gram-positivo, il veterinario prescriverà l’antibiotico più appropriato per il piccolo animaletto.
Una volta che il tuo cincillà ha contratto la listeriosi, potrebbe essere portatrice dei batteri per il resto della sua vita.
Se adottate altri cincillà, dovrete essere estremamente attenti a mantenere la lettiera e le gabbie dei cincillà pulite. Le soluzioni più efficaci sono i disinfettanti a base di cloro (candeggina) e a base di iodio.
Una raccomandazione che gli esperti si sentono di dare, è quella di sincerarsi, prima di acquistare un cincillà, che il cucciolo sia nato in Italia e che non abbia dovuto affrontare viaggi lunghi e stressanti.