Quando si parla di maltrattamento cavalli, scende in campo l’associazione AnimaEquinaOnlus. Una realtà che si fonda sulla collaborazione di volontari lungo tutta la penisola e che grazie alle segnalazioni e denunce, contribuisce quotidianamente alla tutela di questi animali, intervenendo nei casi di sequestro, provvedendo a ricollocare gli esemplari in difficoltà.
Un monitoraggio costante anche sui social, quello degli appelli o delle richieste di adozione, vendita o regali. Purtroppo, l’universo dei cavalli è piuttosto complesso e spazia dallo sfruttamento nel settore agonistico delle corse, a quello dei maneggi, ai privati proprietari di cavalli, fino agli allevamenti, toccando il settore dei trasporti, i macelli ma anche le corse illegali.
Grazie alla rete si è creata una straordinaria realtà che si fonda sulla solidarietà di persone sensibili in tutta Italia ma anche nel resto del mondo. Attraverso i social, ogni giorno vengono aiutati centinaia di animali che hanno bisogno, anche con appelli di raccolte fondi per le loro cure. Si tratta di un supporto importante che negli ultimi anni ha preso piede. Tuttavia, non sempre ci sono persone in buona fede e spesso ci sono casi di truffe, finti appelli o immagini false diffuse per degli appelli, solo per far leva sulle emozioni delle persone.
E’ il caso di una fotografia che circola in rete da diversi anni, rilanciata in queste ultime settimane per raccogliere dei fondi con i quali curare un cavallo che come viene indicato nel post sarebbe stato “aggredito dai lupi”.
La fotografia piuttosto cruenti nella quale si vede un cavallo con delle ferite e lacerazioni profonde ha colto l’attenzione di Anima Equina. L’associazione ha infatti diramato un post nel quale ha dovuto smentire l’appello che si è rivelato essere falso.
“Di solito non ci soffermiamo su certe cose, e cerchiamo sempre di non creare polemiche dove già ce ne sono abbastanza.Ma questa volta, con una foto che è in giro già da un paio d’anni buoni ma spacciata per recente, non possiamo fare a meno di di scrivere due righe, per amore di precisione, perché magari a qualcuno serve per aprire gli occhi e soprattutto perché l’ignoranza e la disinformazione sono i peggiori nemici del nostro tempo”, scrive Anima Equina.
L’associazione denuncia l’assurdità della notizia a cominciare dalla razza del cavallo che non è da corsa. Tra le altre falsità quella per cui il cavallo sarebbe stato aggredito da un lupo. Il tipo di ferite, precisa l’organizzazione, non è assolutamente da riportare all’aggressione di un lupo. Inoltre, quello che ha inorridito l’organizzazione, come precisa la presidente di AnimaEquina, Susanna Rinaldi, è che “la foto è stata messa in giro accusando gli ippici di aggredire i cavalli da corsa. Il commento mi ha lasciata senza parole, a parte la falsità del post”.
Insomma, Animaequina mette in guardia gli utenti, invitandoli a fare attenzione agli appelli e ad essere più accorti, rivolgendosi anche in tal caso a delle associazioni note per chiarimenti. Non a caso, poco dopo è emerso che l’immagine in discussione apparteneva ad un appello diffuso negli Stati Uniti o in Canada, riguardo ad un cavallo che venne aggredito da un puma.
E’ vero che in alcuni settori, gli animali vengono sfruttati, ma manipolare un tipo d’immagine, per colpire determinati operatori già in crisi, non contribuisce di certo a trovare un dialogo per il bene dei cavalli.
“AnimaEquina si occupa principalmente di cavalli ma non possiamo passare sopra a gravi illazioni come quelle che, ultimamente, vengono gettate addosso ai lupi come fossero acqua fresca”, denuncia l’associazione, invitando gli utenti a verificare sempre le fonti e a “non diffondere anche notizie false che servono solo ad alimentare pregiudizi e luoghi comuni che sarebbe meglio superare”.
C.D.
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