Andiamo alla scoperta di uno dei documenti del furetto, ovvero il libretto sanitario: che cos’è, a cosa serve e da chi viene rilasciato.
Anche i nostri amici animali possono avere dei documenti. Non solo cane e gatto, ma anche il furetto. Anche se non obbligatori (almeno per gatto e furetto) sono molto utili, soprattutto per facilitare il ritrovamento dell’animale nella malaugurata ipotesi di smarrimento. In questo articolo parleremo del libretto sanitario del furetto, delle informazioni in esso contenuto e da chi viene rilasciato.
In Italia, insieme al cane e al gatto, il furetto è l’unico animale domestico che può essere registrato nell’Anagrafe degli animali di Affezione, realizzata dal Ministero della Salute in collaborazione con le amministrazioni regionali (nulla toglie che esistano dei sistemi di identificazioni privati, dal funzionamento analogo, per altre specie animali).
La registrazione si effettua mediante l’inoculazione, sulla pelle dell’animale, di un microchip, contenente un codice univoco di 15 cifre, e che ne consente l’identificazione. Ad oggi non esiste l’obbligo di mettere il microchip al furetto (anche se è fortemente consigliato farlo).
In Italia, pertanto, l’unico documento obbligatorio in tema di animali domestici è il microchip del cane (contestualmente all’operazione di inoculazione, al proprietario viene rilasciato un documento contenente oltre al codice di 15 cifre, tutti i dati identificativi dell’animale); tutti gli altri sono facoltativi.
Dunque, di norma, non esistono documenti obbligatori per il furetto.
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Il libretto sanitario è un documento che di norma viene rilasciato dal veterinario nel corso della prima visita al furetto (se cucciolo, verranno effettuate e contestualmente annotate la sverminazione e le prime vaccinazioni).
Nel caso acquistiate o riceviate in regalo il furetto da una terza persona, sarà quest’ultima a dovevi rilasciare il libretto sanitario, se esistente; come detto precedentemente, non si tratta di un documento obbligatorio, e dunque, di conseguenza, non esiste l’obbligo di trasmetterlo a colui che diverrà il successivo proprietario dell’animale.
Il libretto sanitario ha la funzione di documentare la storia sanitaria dell’animale: in esso sono riportate tutte le visite mediche effettuate, la sverminazione, le vaccinazioni ed i successivi richiami, nonché i trattamenti antiparassitari.
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Oltre a tali informazioni, sono riportati i dati identificativi dell’animale: nome, sesso, razza, età, colore del pelo, eventuali segni particolari, eventuale codice del microchip. Ovviamente sono riportati anche i dati anagrafici del proprietario dell’animale.
Per quanto il documento non abbia alcun valore legale (d’altronde non è obbligatorio) consente di attestare i trattamenti sanitari a cui l’animale è stato sottoposto. Rammentiamo che nell’ipotesi in cui decidiate di trasferirvi o fare una semplice vacanza all’estero con il furetto, sarà necessario ottenere il rilascio del passaporto.
Ebbene, nel documento devono essere contenute tutte le informazioni concernenti lo stato di salute del furetto domestico; detto in altri termini, tutto quello che è contenuto nel libretto sanitario. Questo vuol dire che, ottenuto il passaporto dell’animale, è possibile dismettere il libretto sanitario.
Antonio Scaramozza
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