Approfondiamo l’argomento del letargo della tartaruga con tutte le sue caratteristiche e le cose assolutamente da conoscere.
Moltissime persone che amano gli animali non possono pensare di vivere senza la loro compagnia. Sappiamo che cani e gatti sono i più diffusi, ma ce ne sono anche tanti altri adatti ad essere domestici come le tartarughe. Quante persone amano circondarsi e vivere con loro?
L’unica regola è informarsi adeguatamente sulle loro caratteristiche e sui loro bisogni per mantenerle in salute. In questo articolo vogliamo parlare del letargo della tartaruga, che cos’è, quando una tartaruga è pronta per il letargo e come funziona.
Non solo, ma vedremo anche quando non è consigliato far andare una tartaruga in letargo. Insomma, tutte le informazioni utili e i dettagli qui di seguito continuando a leggere.
Da vocabolario il letargo si definisce come una forma di vita latente, ovvero in cui le funzioni vitali sono estremamente rallentate, spesso cadendo in un sonno più o meno profondo. Questo accade a tantissimi animali ed è una fase necessaria per la sopravvivenza della specie.
Quando pensiamo al letargo ci vengono in mente animali del bosco come l’orso o il riccio, ma anche le tartarughe vanno in letargo. Essendo animali domestici molto diffusi è opportuno conoscere quanto più possibile su questo argomento e questo periodo.
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Il letargo serve alla tartaruga per proteggersi dal freddo, quindi, entra in quella fase nel periodo ottobre-novembre, in base alle temperature esterne. Nei mesi a seguire la tartaruga rallenta il metabolismo e tutte le funzioni vitali, rimane quasi immobile.
È un processo fondamentale per sopravvivere alle basse temperature e alla mancanza di sole. Serve per mantenere la salute generale inalterata, ma anche la funzione di riprodursi di questi magnifici rettili.
La temperatura ideale per entrare in letargo è compresa tra 5 e 10 gradi. Se questa è più alta nell’ambiente, la tartaruga non riuscirà a riposare, se è più fredda l’animale potrebbe anche morire.
Il periodo di letargo, detto anche ibernazione, va da ottobre-novembre fino a febbraio-marzo con l’alzarsi delle temperature e l’inizio della primavera.
Le tartarughine piccole, fino a 4 anni di età, non hanno bisogno di andare in letargo, mentre le altre sì. In natura seguiranno il loro ciclo senza problemi, in cattività potrebbero incontrare qualche difficoltà ed è, quindi, necessario il nostro aiuto.
Ovviamente, dobbiamo ricreare per loro le condizioni che avrebbero in natura. Quindi, ecco alcuni accorgimenti:
Questo per le tartarughe di terra. Per le tartarughe d’acqua è più o meno lo stesso. Nel senso che si dovrà preparare un giaciglio di terra e foglie sul fondale per permettere alla tartaruga di andare in profondità e nascondersi. Occorre fare attenzione, ovviamente, alla temperatura dell’acqua (dai 4 ai 10 gradi).
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