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Il criceto va in letargo? La differenza tra quello domestico e in natura

Esistono differenze sostanziali tra il criceto in natura e quello domestico che è ormai abituato a vivere in appartamento, a determinate temperature e con cibo e acqua. Scopriamo se il criceto va in letargo. 

Il criceto va in letargo? (Foto fonte iStock)

Il criceto è diventato da tempo un animale da compagnia scelto da tantissime famiglie per il suo carattere docile ed affettuoso. Si tratta di un roditore simpatico e ideale anche per i bambini che però presenta diverse differenze rispetto al “cugino” che vive in natura, piuttosto aggressivo.
Si tratta di una difformità derivante proprio dall’essere allevati e non più abituati a vivere le angherie e difficoltà della natura (procacciare cibo, sfuggire dai predatori, intemperie). Una delle differenze tra il criceto domestico e quello in natura è rappresentata dal letargo.

Il letargo del criceto

Il criceto e l’arrivo delle basse temperature (Foto fonte Pixabay)

Ti stai chiedendo se, con l’arrivo dei mesi più freddi, il tuo amato roditore andrà in letargo? La risposta è no! Il criceto domestico  rimane sveglio e vigile tutto l’anno mentre in natura il criceto va in letargo (o sarebbe meglio dire in ibernazione) quando si scende sotto agli 8 gradi centigradi.

Come tutti gli animali anche il tuo criceto avvertirà il cambio di temperatura, ma non andrà in letargo.

Ricorda che la temperatura ambientale è un elemento molto importante per la vita del criceto che vive in appartamento. La temperatura ideale per un criceto è tra i 20 e i 22 gradi centigradi. A temperature più alte, già a 25 gradi ma in maniera grave attorno ai 30, la sua temperatura corporea non riesce a mantenersi tra i 30,1 e i 38,3 gradi centigradi e il criceto rischia di avere un colpo di calore (il cui nome tecnico è ipertermia o insolazione). Per questo la gabbietta deve essere posizionata in appartamento, mai al sole diretto e mai su correnti poiché il criceto domestico non ha la capacità di vivere con un clima caldo o rigido in esterno.

Se noti che, con l’arrivo dell’autunno o dell’inverno, il tuo amico di compagnia è strano, abbacchiato, debole, sonnolento e poco attivo, non pensare che sia il letargo. Dovrai portarlo da un veterinario esperto in animali esotici per un visita che ne individui l’eventuale malattia che affligge il criceto.

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S.C.

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Santa

Il giornalismo è da sempre la mia più grande passione insieme al calcio e agli animali. Credo d’aver ciucciato tanto inchiostro e poco latte visto che, come il cincillà, sono intollerante al lattosio. Sono inoltre curiosa come una lontra, instancabile e paziente come una formica, operosa come un’ape e sognatrice come un castoro… ah, i miei avi saranno stati sicuramente panda altrimenti non si spiegano queste occhiaie. Sono iscritta all'albo dei giornalisti (elenco pubblicisti) dal 2006, sono laureata in Scienze della comunicazione Sociale, Istituzionale e Politica.

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