Esistono differenze sostanziali tra il criceto in natura e quello domestico che è ormai abituato a vivere in appartamento, a determinate temperature e con cibo e acqua. Scopriamo se il criceto va in letargo.
Il criceto è diventato da tempo un animale da compagnia scelto da tantissime famiglie per il suo carattere docile ed affettuoso. Si tratta di un roditore simpatico e ideale anche per i bambini che però presenta diverse differenze rispetto al “cugino” che vive in natura, piuttosto aggressivo.
Si tratta di una difformità derivante proprio dall’essere allevati e non più abituati a vivere le angherie e difficoltà della natura (procacciare cibo, sfuggire dai predatori, intemperie). Una delle differenze tra il criceto domestico e quello in natura è rappresentata dal letargo.
Il letargo del criceto
Ti stai chiedendo se, con l’arrivo dei mesi più freddi, il tuo amato roditore andrà in letargo? La risposta è no! Il criceto domestico rimane sveglio e vigile tutto l’anno mentre in natura il criceto va in letargo (o sarebbe meglio dire in ibernazione) quando si scende sotto agli 8 gradi centigradi.
Come tutti gli animali anche il tuo criceto avvertirà il cambio di temperatura, ma non andrà in letargo.
Ricorda che la temperatura ambientale è un elemento molto importante per la vita del criceto che vive in appartamento. La temperatura ideale per un criceto è tra i 20 e i 22 gradi centigradi. A temperature più alte, già a 25 gradi ma in maniera grave attorno ai 30, la sua temperatura corporea non riesce a mantenersi tra i 30,1 e i 38,3 gradi centigradi e il criceto rischia di avere un colpo di calore (il cui nome tecnico è ipertermia o insolazione). Per questo la gabbietta deve essere posizionata in appartamento, mai al sole diretto e mai su correnti poiché il criceto domestico non ha la capacità di vivere con un clima caldo o rigido in esterno.
Se noti che, con l’arrivo dell’autunno o dell’inverno, il tuo amico di compagnia è strano, abbacchiato, debole, sonnolento e poco attivo, non pensare che sia il letargo. Dovrai portarlo da un veterinario esperto in animali esotici per un visita che ne individui l’eventuale malattia che affligge il criceto.
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S.C.
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