Non tutti gli animali possono essere considerati d’affezione, almeno a norma di legge. È legale detenere un caracal? Scopriamolo insieme in questo articolo.
Sembrerà strano, ma non è così scontato sapere quali sono gli animali che possiamo detenere come compagni di vita e quali invece no. Più che lecito dunque, chiedersi, se è legale o meno detenere un caracal: scopriamo insieme la risposta.
Cane e gatto, si sa, sono gli animali d’affezione più diffusi al mondo. Ma non sono di certo gli unici. Accanto ad essi si pongono altri animali quali il cavallo, il criceto, il pappagallo, il porcellino d’India, il furetto, e l’elenco non ha la pretesa di essere esaustivo.
Anche perché c’è chi sceglie amicizie “pericolose”.
Il web ha dimostrato come sia possibile instaurare un profondo legame d’affetto anche con animali selvatici di grossa taglia, considerati un pericolo per l’essere umano: leone, tigre, orso; anche in questo caso l’elenco non ha la presunzione di voler essere esaustivo.
Ma quali sono gli animali che possono essere definiti d’affezione? Sono due le possibili chiavi di lettura: se ci atteniamo al senso letterale dell’espressione, non possiamo che concludere che l’animale d’affezione è quello con cui l’essere umano instaura un legame affettivo. Dunque, potenzialmente tutti.
Ma la vita della società è disciplinata dalla legge, ed è ad essa che ci dobbiamo attenere.
Certo, non vi è una norma che fornisce una definizione univoca di animale d’affezione, ma questa per essere desunta per esclusione, ovvero analizzando gli atti legislativi che vietano la detenzione di un animale, come il Decreto del Ministero dell’Ambiente del 19 aprile 1996.
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Alcuni lettori, probabilmente, non sapranno nemmeno cos’è un caracal, dunque più che lecito chiedersi se è un animale che è legale detenere. La foto potrà aiutare o forse ingannare; alla vista, effettivamente, il caracal può sembrare un gatto, magari un po’ troppo cresciuto.
Togliamo subito ogni dubbio al lettore: detenere un caracal non è legale, quantomeno in Italia. Ed il quesito è balzato agli onori della cronaca per una vicenda che ha visto come sfondo Milano; nel capoluogo meneghino, infatti, era stata avvistata una donna che portava a spasso quel che sembrava una lince.
L’episodio aveva suscitato fin da subito sconcerto e preoccupazione, tanto da indurre il Comune di Milano a lanciare un appello (servendosi anche dei social) per ritrovare la proprietaria del felino, identificata in poco tempo.
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Si trattava di una bulgara, denunciata per detenzione di animali pericolosi, che aveva importato il caracal dall’estero. Contestualmente veniva applicato anche il sequestro dell’animale.
Sull’esito della vicenda, ad oggi, nulla si sa, se non che l’unica vera vittima è stato il felino, il piccolo Grum, che durante la detenzione a seguito del sequestro aveva smesso perfino di nutrirsi; il grave stato di salute in cui versava aveva convinto i giudici a concedere al felino il ritorno a casa (purché confinato tra le mura domestiche).
Nulla sappiamo di un eventuale iter giudiziario (la signora si era difesa affermando che non si trattasse di un caracal, ma di un caracat, ovvero un incrocio tra il caracal ed il gatto abissino); ciò che è certo è che in Italia non è legale detenere un caracal.
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A. S.
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