Sette volontari della LIPU, la Lega Italiana Protezione Uccelli, hanno posto in stato di fermo alcuni cacciatori nel Lazio a causa della violazione della legge 157/92 oltre che per altre irregolarità riscontrate in materia di armi in questi primi giorni di apertura della stagione di caccia. I fermi hanno avuto luogo nei comuni di Roma, Santa Marinella e Cerveteri e come conseguenza si è avuto il fermo di un individuo dovuto a porto abusivo di arma da fuoco oltre che di altre sei persone, colpevoli di aver abbattuto delle specie protette di volatili. La Polizia Locale della Città Metropolitana di Roma Capitale ed i Carabinieri hanno poi posto sotto sequestro anche alcuni fucili destinati all’utilizzo nell’attività venatoria ma che non rispondevano ai requisiti di sicurezza richiesti.
I cacciatori sono colpevoli di aver abbattuto 15 esemplari di tortore dal collare, un animale la cui caccia è vietata: ritrovate nel loro carniere, due erano ancora vive e subito sono state inviate nel Centro di Recupero della Fauna Selvatica romano della LIPU. Altri animali morto, come due piccioni domestici, sono stati posti sotto sequestro pur essendo ormai privi di vita. Come se non bastasse, altri cacciatori sono stati sanzionati per delle palesi violazioni delle norme amministrative.
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