Non ci sono giustificazioni né tanto meno parole per definire gli orrori che si stanno verificando in Indonesia dove a causa della deforestazione per realizzare campi da destinare all’agricoltura o alla produzione di olio di Palma, stanno decimando la popolazione di orangotango.
Sul posto opera l’associazione animalista International Animal Rescue (IAR) che da anni sta denunciando quanto sta succedendo nelle foreste del Borneo nel nome del profitto. Cuccioli rimasti orfani, intere famiglie di queste esemplari, costrette ad immigrare, disorientate, che muoiono di fame, di stenti, bruciate o intossicate dal fumo degli incendi con i quali vengono distrutte le aree boschive.
Il tutto avviene nel silenzio mediatico più totale e nell’indifferenza di chi specula e della popolazione mondiale che continua ad acquistare prodotti nati dal sangue di esseri innocenti.
Sono innumerevoli gli esempi con i quali l’umanità mostra il suo volto più crudele: quello della distruzione del pianeta e degli esseri che lo popolano. Un sistema di sviluppo che è ormai irreversibile se la collettività non si risveglia e si oppone con tutte le sue forze al potere economico mirato allo sfruttamento.
E così, colpisce ancora una volta, una fotografia condivisa dalla International Animal Rescue sul salvataggio di una mamma di orangotango trovata morente, asfissiata dal fumo degli incendi, con al fianco il suo cucciolo.
Un piccolo essere indifeso che all’arrivo dei volontari è inerte con un’espressione di sofferenza dietro alla quale sembra che l’animale, per istinto, abbia capito che forse, riuscirà a salvare il suo cucciolo, affidandosi a quelle stesse persone che appartengono ad una specie che sta distruggendo il suo habitat.
“La mamma con il suo cucciolo sono stati forzati ad uscire dalla foresta con l’incendio e sono arrivati in un villaggio. La popolazione era impaurita dalla presenza dell’animale, contro il quale hanno lanciato degli oggetti prima di catturarlo. Fortunatamente, il nostro team è arrivato al momento giusto”, hanno commentato in un post i responsabili del centro, a margine di una fotografia che ritrae questa povera madre che si abbandona ai volontari.
L’esemplare è stato immediatamente anestetizzato e trasferito al rifugio con il cucciolo spaventato. Adesso sono in un luogo sicuro e saranno monitorati lungo il percorso di riabilitazione”, spiegano i volontari.
Nell’ultimo fine settimana sono stati salvati una dozzina di orangotango. Il direttore del programma Iar in Indonesia, Karmele Llano Sanchez, ha spiegato che ad oggi non è possibile sapere quanti animali sono morti a causa della deforestazione, ammonendo che presto questa specie sarà a rischio estinzione”.
“Si tratta di una crisi ambientale globale provocata dall’uomo e che tocca tutti quanti. Temo che il peggio debba ancora accadere per gli orangotango”, ha poi concluso Sanchez.
Per maggiori informazioni consulta il sito dello IAR clicca qui
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