Il koala non beve: tutte le cause e come riesce a sopravvivere senza acqua

Il koala non beve: tutte le cause e come riesce a sopravvivere senza acqua

Ci riesce davvero? E come fa? Il koala non beve ma riesce a sopravvivere ‘senza’ idratarsi (o almeno non come fanno gli altri).

Il koala non beve
(Foto Pixabay)

Uno dei bisogni primari per tutti gli esseri viventi è sicuramente l’acqua o comunque il consumo di liquidi, eppure pare che alcuni in natura facciano eccezione. Uno di essi è un animale tra i più dormiglioni al mondo e che, oltre a questo suo sonno perenne, ha anche un’altra particolarità. Stiamo parlando del fatto che il koala non beve ma, nonostante ciò, riesce a sopravvivere idratandosi in altro modo. Spesso è colpa nostra se deve trovare modi alternativi: ecco come fa.

Beve o non beve? Questo è il dilemma

E’ probabile che non lo vedremo facilmente dissetarsi ad una fonte di acqua ma non è certo vero che non abbia bisogno di idratarsi. La risposta forse è proprio nel suo nome: nella lingua indigena australiana (il daruk), il koala si dice: ‘gula‘ e significa proprio ‘senza acqua’.

Koala morde ramo
(Foto Pixabay)

Una recente ricerca condotta dagli studiosi dell’Università di Sydney ha scoperto che questi animali approfittano delle goccioline di acqua che restano sulle foglie degli alberi, magari dopo una pioggia battente o un po’ di umidità. Non solo sulle foglie, ma anche sui tronchi degli alberi e sulle altre parti su cui è caduta l’acqua.

E quando riescono a trovarla ne fanno ‘incetta’: pare che riescano a fare due leccate al secondo per un tempo record di circa 30 minuti. Ma come mai risultati così sorprendenti sono arrivati solo ora? Perché le ricerche si fermavano durante le piogge, ed era proprio in quei momenti che i koala si dissetavano.

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Il koala non beve: perché è (anche) colpa nostra

Bisogna riconoscere che spesso è per colpa dell’uomo se i koala si sono dovuti adattare all’assenza di acqua. Infatti sappiamo che l’istinto di sopravvivenza induce gli esseri viventi ad adattarsi anche alle condizioni più avverse, come appunto la mancanza di acqua.

Koala
(Foto Pixabay)

In parte sono stati i cambiamenti climatici a rendere le forti piogge sempre più sporadiche, dall’altra gli incendi che hanno devastato (e continuano a farlo) l’Australia non hanno di certo aiutato questi animali a trovare alberi da cui dissetarsi.

Non a caso alla distruzione delle foreste è seguita anche un numero notevole di koala morti; purtroppo si pensa che questi numeri non tendano a salire, se consideriamo che il clima si fa sempre più secco e arido.

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Il koala non beve ma si idrata mangiando

Tra le curiosità sul koala, vi è sicuramente lo stretto rapporto tra l’animale e gli alberi: vi fanno davvero di tutto! Si riposano, si proteggono, mangiano da essi e allo stesso tempo di idratano. Come ci riescono? Attraverso le foglie di eucalipto, che notoriamente sono tossiche.

Due koala
(Foto Pixabay)

Eppure a quanto pare questo animale ha sviluppato un sistema di geni che consente di ‘detossificare’ queste foglie e renderle commestibili, senza alcun danno per la loro salute. Infatti se altri animali provassero a consumarne, morirebbero: i koala invece ne hanno fatto la loro unica fonte di nutrimento e anche di idratazione.

Merito anche del suo olfatto e del gusto altamente sviluppati, grazie ai quali seleziona solo le foglie migliori e meno ‘velenose’. Grazie al gene acquaporina 5, questi fantastici animali riescono anche a capire qual è la quantità d’acqua contenuta in una singola foglia e quali sono quelle contengono batteri pericolosi, come la clamidia.

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Francesca Ciardiello

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