Ippopotamo massacrato a colpi di machete allo zoo

Foto dell'autore

By Antonio Papa

Non solo Cani e Gatti

@Parco Faunistco Le Cornelle

Non è ancora svanita la eco dell’orribile ritrovamento del pinguino rapito e barbaramente ucciso nello zoo tedesco di Mannnheim che un’altra sconvolgente notizia suscita ora indignazione ed orrore. Nello stato centroamericano di El Salvador è accaduto infatti che ignoti si siano intrufolati nottetempo nello zoo più famoso del Paese ed abbiano preso di mira un povero ippopotamo, finito vittima della furia di questi ignobili scalmanati.

Il grosso mammifero era stato aggredito la scorsa settimana a colpi di machete, morendo dopo atroci sofferenze dovute alle terrificanti ferite subite. Il Governo di El Salvador è intervenuto in prima persona condannando quanto accaduto e parlando di repulsione nazionale dopo quanto capitato al povero Guastavito. Si trattava di un ippopotamo di 15 anni, ferito anche a colpi di spranga e con altri armi da taglio: hanno destato grande impressione in particolare un profondo taglio allo stomaco ed un altro al muso, inferti con tutta probabilità mentre l’ippopotamo dormiva.

Dopo quanto successo, Gustavito non riusciva più a mangiare ed è morto solamente qualche giorno dopo la tremenda aggressione patita, nella giornata di domenica. Ha sofferto per 96 lunghe ore prima di spirare. Silvia Regalado, ministro della Cultura di El Salvador, ha espresso enorme dispiacere per quanto successo, non mancando però di ringraziare i veterinari che hanno provato qualsiasi cosa per salvare Gustavito.

Intanto ci saranno delle conseguenze immediate nelle politiche di gestione dello zoo: sono stati infatti annunciati un rafforzamento della vigilanza anche in orario notturno intorno alla struttura e l’acquisizione, da ora in avanti, di animali esclusivamente di piccola e media taglia, con lo zoo di El Salvador che verrà predisposto soltanto ad accogliere la fauna locale.

L’episodio sta facendo parlare in tutto il mondo, si tratta di un efferato delitto perpetrato ai danni di un animale indifeso, nonostante le tante campagne di sensibilizzazione per impedire tutto questo.

Gestione cookie