Ipomotilità gastrointestinale nel coniglio: cause, sintomi e trattamento

Ipomotilità gastrointestinale nel coniglio: cause, sintomi e trattamento

Ipomotilità gastrointestinale nel coniglio: sindrome che riguarda i muscoli dell’apparato digerente. Vediamo le cause, i segni e la cura.

coniglio dal veterinario
Ipomotilità gastrointestinale nel coniglio.(Foto AdobeStock-Amoreaquattrozampe.it)

L’ipomotilità gastrointestinale è una condizione dove i muscoli del sistema digestivo non si contraggono in maniera normale, causando una digestione lenta del cibo.

L’ipomotilità gastrointestinale nel coniglio si verifica maggiormente nei conigli più anziani o di mezza età a causa di diete inappropriate, ma può accadere a qualsiasi età.

Vediamo quali sono le cause, quali i segnali che si possono individuare e come trattare la condizione nel coniglio.

Cause dell’ipomotilità gastrointestinale nel coniglio

Può contribuire alla sindrome, lo squilibrio dell’acidità dell’ambiente intestinale, causato da cambiamenti nell’area intestinale (batteri e fluidi).

Altre cause che possono portare all’ipomotilità gastrointestinale nel coniglio sono:

  • malattie infettive o metaboliche;
  • dolore;
  • fame;
  • malattia o infortunio;
  • mancanza di esercizio a causa di reclusione in gabbia;
  • obesità;
  • perdita di appetito;
  • reazione avversa al farmaco.
  • stress dovuto a contrasti con animali in casa;

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Sintomi

I conigli sono sensibili ai cambiamenti nella dieta e possono sviluppare problemi di motilità se non ricevono abbastanza fibre grossolane a gamba lunga.

I sintomi che si possono individuare nel coniglio affetto da ipomotilità gastrointestinale e anche alla stasi, possono includere:

  • mantello in pessime condizioni;
  • diarrea cronica e intermittente con feci molli e appiccicose;
  • digrignamento dei denti;
  • dolore addominale;
  • letargia e depressione (quando c’è un’ostruzione acuta);
  • nessuna produzione di feci;
  • perdita di appetito;
  • perdita di peso nel coniglio;
  • postura curva;
  • ritrosia a muoversi.

Una dieta basata principalmente su cibo pellettato commerciale senza fieno o erba può causare una riduzione della motilità, disidratazione, costipazione nel coniglio e ulteriore rallentamento.

Diagnosi

Il veterinario per identificare il problema procederà con la diagnosi differenziale.

coniglio dal veterinario
Diagnosi nel coniglio. (Foto AdobeStock-Amoreaquattrozampe.it)

Si tratta di un processo utilizzato dai veterinari per identificare la causa esatta di una condizione.

Consiste nell’esclusione delle cause più comuni, nel frattempo viene eseguita una visita più accurata, la valutazione dei sintomi e una volta identificata la causa corretta, procedere con il trattamento opportuno.

Il veterinario esaminerà il coniglio con un esame fisico approfondito, farà domande inerenti alla storia dei sintomi e su possibili eventi che potrebbero aver causato la condizione.

Procederà poi con alcuni esami:

  • profilo ematico completo;
  • profilo ematico chimico;
  • esame emocromocitometrico completo;
  • analisi delle urine;
  • pannello elettrolitico.

Questi esami purtroppo, a volte non bastano e per una diagnosi precisa, il veterinario dovrà esaminare internamente l’addome del coniglio.

Se è presente una massa che ostacola il tratto intestinale, sarà possibile individuarne la posizione esatta con l’aiuto di ecografie, radiografie o endoscopia.

Quest’ultimo metodo, permette al veterinario di avere un’immagine precisa e di identificare la causa di ipomotilità gastrointestinale nel coniglio.

Questa tecnica, viene eseguita con una telecamera collegata a un tubo flessibile per verificare internamente l’addome.

Il tubo viene inserito attraverso la bocca per visualizzare il tratto intestinale.

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Trattamento dell’ipomotilità gastrointestinale nel coniglio

Stabilita la diagnosi dell’ipomotilità gastrointestinale nel coniglio, se non viene trattata in modo appropriato, l’ipomotilità come anche la stasi, possono entrambe diventare condizioni velocemente pericolose per la vita dell’animale, in particolare se quest’ultimo non mangia da uno a tre giorni.

Il trattamento iniziale consiste nella somministrazione di fluidi per via endovenosa che servono a reintegrare elettroliti e nutrienti.

Oltre a questi fluidi, il veterinario prescriverà anche i farmaci per modificare la motilità intestinale e dello stomaco.

Nel caso si proceda con tecniche non invasive o poco invasive inattendibili, per rimuovere il contenuto dall’intestino, potrebbe essere necessario un intervento chirurgico.

La rimozione del corpo estraneo allevierà la pressione sul tratto intestinale.

Il veterinario può prescrivere antibiotici per prevenire l’infezione e analgesici o sedativi se il coniglio mostra dolore.

Durante e dopo il trattamento, è importante che il coniglio continui a mangiare una selezione di verdure fresche e fieno d’erba di buona qualità e assumere liquidi.

Invece, occorre evitare integratori alimentari ricchi di carboidrati e grassi a meno che non siano specificamente consigliati dal veterinario.

Inoltre, il coniglio dovrebbe essere incoraggiato a fare esercizio regolare e se si rifiuta di mangiare, potrebbe essere necessario nutrirlo con una siringa.

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