Sono oltre 1.000 le specie di insetti commestibili abitualmente mangiati in tutto il mondo: scopriamo come sono e dove vengono abitualmente consumati.
Dalle nostre parti siamo ancora in tanti a storcere il naso soltanto all’idea, ma sono sempre di più i Paesi del mondo in cui si mangiano abitualmente insetti di vario tipo: le tradizioni alimentari basate sugli insetti commestibili sono spesso molto antiche e radicate nella cultura di alcuni popoli, e alcune sono molto più vicine a noi di quanto pensiamo.
Per trovare un esempio italianissimo, basta pensare al casu marzu, ossia il famosissimo formaggio sardo con i vermi, considerato da moltissime persone una vera specialità tutta da gustare.
In tanti altri casi, mangiare insetti è stata una vera e propria necessità: sono molte le regioni in cui la scarsità di altre tipologie di cibo ha portato le persone a cibarsi di coleotteri, aracnidi, lepidotteri e non solo.
Per non parlare di una verità poco nota, ma assolutamente inconfutabile: chiunque può mangiare insetti senza neanche accorgersene, ingurgitandoli assieme ad alimenti inaspettati come la conserva di pomodoro o i cibi bio.
Ma quali sono le specie di insetti commestibili nel mondo? Dove e come vengono consumate? Quali sono le loro caratteristiche a livello nutrizionale? A queste e ad altre domande risponderemo in questo articolo.
Come accennato più sopra, le specie di insetti commestibili nel mondo superano il migliaio: ad oggi, si parla di ben 1.400 specie di insetti che vengono utilizzati come cibo in svariate zone del mondo. Sono quasi 100 i Paesi in cui si servono abitualmente insetti a tavola, dislocati per la maggior parte tra Africa, Americhe, Asia ed Europa.
L’abitudine di mangiare gli insetti è maggiormente diffusa ai Tropici, dove questi animali sono più numerosi e quindi più facili da trovare e da raccogliere.
A seconda della specie di insetto e della tradizione culinaria del Paese in cui viene consumato, possiamo trovare svariate ricette e metodi di cottura: scorpioni arrostiti, farfalle fritte in pastella, ragni e grilli fritti sono soltanto alcuni dei possibili esempi.
Le specie di insetti che vengono abitualmente mangiati in tutto il mondo sono quindi numerosissime, ma le principali famiglie a cui fanno capo sono:
– Coleotteri: comprendono ad esempio scarafaggi e maggiolini, sono gli insetti più mangiati al mondo.
– Ortotteri: ne fanno parte locuste, grilli e cavallette. Ricoperte di cioccolato sono uno snack gourmet in molti Paesi del mondo.
– Rincoti: in questa famiglia troviamo cimici, coccidi e pidocchi. Le cimici d’acqua giganti sono molto diffuse e apprezzate sulle tavole asiatiche, in Cina, India, Giappone e non solo.
– Tricotteri (vermi pelosi)
– Aracnidi: ne fanno parte ragni e scorpioni, soprattutto in Thailandia dove sono amatissimi dalla popolazione.
– Ditteri: le mosche vengono consumate anche allo stato larvale.
– Omotteri (cicale)
– Imenotteri: formiche, vespe e api sono considerate una vera e propria prelibatezza in Asia, Africa e America Latina. In particolare in Messico le uova di formica vengono chiamate “caviale di insetti”.
– Isotteri (termiti)
– Lepidotteri: farfalle e falene sono consumate da secoli come insetti commestibili, ad esempio le farfalle fritte in pastella sono una specialità del Madagascar.
– Odonati (libellule)
– Mantoidei: fanno parte di questa famiglia le mantidi religiose, oggi comuni anche come animali domestici.
Alcuni insetti commestibili hanno un sapore dolce, come capita ad esempio con formiche e cimici: le prime hanno un gusto simile alle noccioline, mentre le seconde sanno di mela. Altri insetti, invece, hanno un gusto piccante: è il caso delle larve di alcune falene. Non mancano insetti immangiabili o addirittura velenosi, che ricordano nel gusto il legno marcio e la segatura.
Gli insetti sono ricchi di proteine e poveri di grassi, infatti possono essere una fonte di proteine alternativa ai classici animali da allevamento: secondo alcuni studi, allevare insetti commestibili sarebbe molto più sostenibile rispetto ad altre tradizionali tipologie di allevamento e questi animali garantirebbero un elevato apporto proteico a fronte di un impatto ambientale decisamente più basso.
Le specie di insetti edibili o commestibili sono un piatto molto diffuso in varie parti del mondo e in particolare:
– in Africa, le termiti alate si friggono e si aggiungono alla pasta del pane ma ci sono tanti altri esempi di insetti che dalla cultura tribale sono arrivate nelle cucine del posto (ad esempio formiche e bruchi di falena);
– in Asia, l’abitudine a mangiare insetti è diffusa in molti Paesi e soprattutto in Thailandia dove vengono preparati abitualmente piatti dolci e salati a base di scorpioni, farfalle, formiche rosse, millepiedi e larve. Anche in giappone si mangiano le larve, soprattutto nelle aree montane;
– in America Latina le cavallette sono un piatto apprezzato soprattutto nel Sud del Messico dove vengono consumate arrostite e condite con aglio, sale e succo di lime. Oltre al già citato caviale di insetti, in Sud America è diffusa l’abitudine di consumare cimici e formiche. In Venezuela, il popolo Piaroa mangia delle enormi tarantole Golia: una sola è in grado di sfamare un’intera famiglia;
– in Australia e Nuova Zelanda gli insetti commestibili sono soprattutto larve di cerambidi, da consumare crude o cotte in padella, e le formiche honeypot considerate una prelibatezza dagli aborigeni.
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C.B.
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