Infezione da Pseudomonas aeruginosa nel cincillà, un’infezione batteria pericolosa. Vediamo quali le cause, i sintomi e la cura dell’animale.
Essendo aumentata la presenza di piccoli roditori domestici, in questi ultimi anni, è opportuno che chi decide di accoglierne uno o più nella propria casa, possa essere consapevole delle necessità e delle eventuali patologie che possono colpire questi animaletti.
Molto spesso, si sottovaluta la cura di questi piccoli animaletti che pur essendo meno impegnativi, di un cane o un gatto, necessitano ad ogni modo di attenzioni, visite e in alcuni casi di vaccinazioni.
In questo articolo, andremo ad occuparci di un’infezione che può colpire il cincillà.
Scopriamo, quindi, quali le cause, i sintomi e il trattamento dell’infezione da Pseudomonas aeruginosa nel cincillà.
Cause dell’infezione da Pseudomonas aeruginosa nel cincillà
L’infezione da Pseudomonas aeruginosa nel cincillà è provocata da questo batterio il cui nome è Pseudomonas aeruginosa.
In natura si trova nelle acque, nei terreni, nei liquami, sulla cute e nella flora microbica dell’intestino dell’uomo e degli ovini.
Generalmente, colpisce soprattutto animali immunocompromessi una condizione dovuta a diversi fattori, ossia:
- età;
- altre patologie concomitanti;
- stato di nutrizione;
- scarsa igiene;
- ventilazione;
- mangime contaminato.
Questo batterio considerato un patogeno opportunista, poiché attacca soggetti deboli, è in grado anche di uccidere il cincillà e al contempo è stato possibile individuare la sua presenza anche in soggetto completamente sani.
Come infatti, può far parte della normale flora intestinale di cincillà sani.
Tuttavia, stress nel cincillà, malattie o contaminazione di acqua e cibi, possono dare vita al patogeno e generare la malattia.
Sintomi
I sintomi possono variare a seconda dell’organo colpito e in base alle fasi della malattia.
I segnali si possono distinguere in:
- congiuntivite;
- enterite;
- polmonite;
- otite media;
- otite interna;
- endometriti e aborto nel cincillà.
Come dicevamo, possono poi progredire man mano che il tempo passa e l’infezione si diffonde a livello sistemico, provocando dispnea e scolo nasale nella polmonite, diarrea nell’enterite.
In alcuni casi, può degenerare in una forma acuta generalizzata e finire in setticemia e morte improvvisa del cincillà.
Diagnosi e trattamento dell’infezione da Pseudomonas aeruginosa nel cincillà
Per poter eseguire una diagnosi corretta, il veterinario dovrà svolgere una visita clinica e analisi specifiche per il ritrovamento del virus, che non è una cosa proprio semplice.
Ottenuti i risultati delle analisi, con annesso antibiogramma, il veterinario prescriverà gli antibiotici che possano essere usati nel cincillà.
È consigliato l’antibiogramma, in quanto si tratta di patogeni molto resistenti a diversi antibiotici.
Da tenere presente che la cura deve essere svolta fino alla fine della terapia prescritta dal veterinario, anche se l’animale manifesta segnali di miglioramento.
Ciò è essenziale affinché vada a buon fine il trattamento e per scongiurare eventuali recidive.
È importante fornire al cincillà un ambiente senza stress, una gabbia pulita e giustamente areata, durante tutto il periodo di convalescenza.
Tale condizione permetterà all’animale di riprendersi molto più velocemente.
Inoltre, sarà opportuno fornire anche una sana e variata alimentazione al cincillà, insieme ad una fornitura di acqua pulita e sempre fresca.