L’infezione batterica nel criceto conosciuta come pseudotubercolosi. Vediamo quali le cause, i sintomi e il trattamento della patologia.
Attualmente e da un po’ di anni, il criceto è diventato un animale da compagnia e se abituato fin da subito al contatto con l’uomo, si rivela un simpatico e dolce compagno di giochi.
Se ben tenuto nella sua gabbia o terrario, è un animale che non emana cattivi odori e non disturba.
Tuttavia, pur non avendo grosse esigenze, necessita comunque di cure, in particolare della pulizia della gabbia.
In commercio, esistono centinaia di gabbie e per ogni specie di criceto vi è una tipologia di gabbia più consigliata rispetto ad un’altra.
Ma a prescindere da ciò che sceglierete per il vostro roditore, ciò che conta è la pulizia.
Una buona tenuta vi aiuterà a contrastare eventuali infezioni, come ad esempio l’infezione batterica nel criceto ovvero da pseudotubercolosi.
Vediamo, quali le cause, i sintomi e la cura di questa infezione.
L’infezione batterica nel criceto, è causata dalla presenza di un batterio in particolare, chiamato Yersinia pseudotuberculosis.
Tale batterio, si trasmette tramite il contatto con cibo, acqua potabile, lettiere e altro materiale contaminato con le feci di uccelli selvatici o roditori infetti.
Si tratta di una zoonosi, in quanto l’infezione batterica è contagiosa anche per gli esseri umani, per tale motivo, se il vostro criceto è affetto da tale malattia, o perché è entrato in contatto con animale infetto, deve purtroppo essere soppresso.
Il criceto affetto da infezione batterica provocata da Yersinia pseudotuberculosis, potrebbe anche morire improvvisamente senza mostrare sintomi.
Tuttavia, i segnali che maggiormente si riscontrano nell’animale colpito da tale batterio, sono:
L’infezione batterica da pseudotubercolosi nel criceto, può anche divulgarsi al flusso sanguigno del criceto ed in questo caso non lasciare scampo all’animale.
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Il veterinario per stabilire la diagnosi, partirà dall’osservazione dei segnai che l’animale manifesta, ovvero i sintomi che generalmente sono associati all’infezione batterica nel criceto anche detta pseudotubercolisi.
Dopodiché, procederà con i vari test diagnostici, anche se in questo caso, una diagnosi definitiva che conferma la malattia che ha causato la morte, avviene proprio dopo di essa.
Purtroppo, ad oggi, non esiste un trattamento per la pseudotubercolosi nel criceto, è solo possibile adottare misure (consigliate dal veterinario) per migliorare le condizioni di vita del criceto infetto.
Le misure di precauzioni suggerite dal veterinario, durante la manipolazione, sono:
Un modo, invece, per prevenire tutto questo, è quello di mantenere pulito e igienizzato il suo spazio e non lasciarlo uscire per evitare contatti con materiali e/o animali infetti.
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