Un animale così delicato può soffrire di cuore, ma è importante coglierne i segnali: cosa sapere sull’infarto nel coniglio, come riconoscerlo e curarlo.
Tenero e delicato: così ci appare quello che, grazie al suo manto morbido e folto, sembra più un peluche che un animale domestico, il coniglio appunto. Ma tutta questa tenerezza si traduce anche in un cuore fragile? Sappiamo che il coniglio non è tra gli animali più coraggiosi in natura e subisce gli eventi spesso in maniera piuttosto traumatica, ma può anche avere un attacco di cuore? Cosa sapere sull’infarto del coniglio, se può verificarsi e cosa fare per salvargli la vita.
In fondo non è così incredibile credere che un animale così sensibile come il coniglio, possa avere ripercussioni pesanti sulla sua salute quando si spaventa. Dunque non è affatto escluso che possa avere un attacco di cuore.
In realtà pare che il rischio di infarto nel coniglio ci sia a qualsiasi età, ma è più alto intorno ai 4-5 anni di vita. Trattandosi di un animale anche piuttosto longevo, è ovvio che con l’avanzare degli anni possano aumentare i problemi di salute.
Del lagomorfo più diffuso nelle nostre abitazioni conosciamo bene la sensibilità, che si traduce in fattori di stress quando ci sono improvvisi cambiamenti di routine, quando sente rumori improvvisi, quando viene preso in braccio all’improvviso e in modo brusco (soprattutto perché non ama le altezza). E se il suo cuore non riuscisse a reggere tutta questa paura?
Purtroppo non sarà semplice individuare i segnali di un infarto in arrivo o in corso nel coniglio per due motivi: in primis perché molti esemplari possono essere asintomatici e poi perché i sintomi somigliano molto a quelli di altre malattie. Ma allora come possiamo fare per capire se il nostro amato peluche domestico è a rischio infarto?
E’ possibile notare alcuni ‘atteggiamenti’ strani del coniglio che indicano appunto una sofferenza dell’apparato cardiaco. Ovviamente non si tratta di segnali inequivocabili, ma è bene prestarci attenzione e sottoporre il coniglio a visita da un veterinario, proprio per evitare che la sua salute ci giochi brutti scherzi.
I sintomi di una malattia cardiaca sono solitamente legati a problemi di respirazione e generale senso di apatia e spossatezza; ecco quindi quali sono i possibili segnali di un imminente infarto nel coniglio:
Se a questi segnali aggiungiamo che, nel periodo interessato, il coniglio pare non avere la forza di fare alcuna attività fisica, non mangia e dunque tende a dimagrire, è possibile che il suo cuore possa fare qualche brutto scherzo: meglio tenerlo sotto controllo. Anche il suo metabolismo potrebbe avere dei cambiamenti importanti: le sue feci potrebbero diventare dure, oppure possono verificarsi frequenti episodi di diarrea.
Come è facile immaginare, questo delicato animale domestico, sempre più scelto dalle famiglie (specialmente quelle con bambini) in realtà meriterebbe molta calma e tranquillità. Sebbene il suo aspetto indichi il contrario, non si tratta di un peluche e non deve essere trattato come tale.
Spesso, soprattutto i piccoli umani, ci giocano senza fare troppa attenzione al suo stato d’animo, proprio perché lo vedono tenero e morbido come un pupazzo. Ma se prendiamo il coniglio per le orecchie oppure lo solleviamo improvvisamente da terra, l’animale potrebbe immobilizzarsi per la paura. E tutto questo stress del coniglio a cosa può portare? Ad un attacco di cuore!
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Un infarto non è sempre questione di stress, poiché ci sono anche altri elementi che pure dipendono da noi e che possono influire sulla salute del nostro animale domestico. Uno di questi ad esempio è l’alimentazione non equilibrata e carente di nutrienti. Quando si sceglie di adottare un animale così delicato, è importante informarsi prima su cosa mangia il coniglio, proprio per evitare che la sua salute si indebolisca (e così anche il suo cuore).
Altra causa frequente è legata al rischio di infezioni da parte di tossine e batteri: questi elementi possono attaccare il sistema cardiaco dell’animale, provocando miopatia e cardiomiopatia ed endocardite.
Altri fattori a cui prestare attenzione sono legati all’età del coniglio quando supera i 4 anni di vita, ma anche la razza: solitamente i soggetti più a rischio sono quelli di grandi dimensioni. In particolare pare che il coniglio bianco neozelandese e il francese Lop siano particolarmente a rischio rispetto agli altri.
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Con regolari visite dal veterinario, sarà più semplice per l’esperto valutare se ci sono anomalie cardiache e come intervenire. In pratica terrà sotto controllo l’eventuale affaticamento del suo cuore con elettrocardiogrammi, analisi del sangue, radiografie ed ecografie.
Nel caso in cui riscontrasse anomalie o malattie cardiache, il medico potrebbe consigliare ai padroni di cambiare il regime alimentare o lo stesso stile di vita del coniglio, proprio per evitare che il suo cuore vada sotto sforzo.
Potrebbe anche prescrivere dei farmaci per migliorare il suo stato di salute; solitamente la scelta ricade su due tipologie: diuretici (per evitare la ritenzione idrica) e nitrati, per la pressione cardiaca.
Francesca Ciardiello
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